Rocco Papaleo, lucano classe 1958, è noto al grande pubblico come attore in alcuni grandi successi cinematografici: al fianco di Checco Zalone o Pieraccioni, oppure protagonista diretto da Miniero o
Rocco Papaleo, lucano classe 1958, è noto al grande pubblico come attore in alcuni grandi successi cinematografici: al fianco di Checco Zalone o Pieraccioni, oppure protagonista diretto da Miniero o Pellegrini, è stato capace di creare personaggi irresistibili, accomunati da quell'aria da meridionale impassibile ai tragicomici risvolti della vita. Ma Papaleo è ben più di un caratterista: presentatore al Festival di Sanremo nel 2013, scrittore, interprete musicale.
Dimostrerà il suo essere eclettico anche lunedì sera al Teatro Alfieri, dove giungerà con il suo spettacolo "Una piccola impresa meridionale", sui palcoscenici italiani da oltre due anni. Lo stesso titolo che porta il film uscito lo scorso anno, una commedia non banale incentrata sull'umanità varia che per caso o per destino si trova a passare dalle parti di un faro nel Sud Italia. Dietro la macchina da presa c'era lo stesso Papaleo, che è anche autore di un romanzo omonimo, ma le attinenze tra teatro e cinema si limitano al titolo. Quello che l'artista lucano porterà al Teatro Alfieri è ? per dirla con le sue parole ? «un esperimento di teatro canzone, come un diario da sfogliare a caso, che raccoglie pensieri di giorni differenti. Brevi annotazioni, rime lasciate a metà, parole che cercavano una musica, storielle divertenti o che tali mi appaiono nel rileggerle ora».
Diretto da Valter Lupo, autore della sceneggiatura del film, lo spettacolo teatrale sarà arricchito dalla presenza di quella che Papaleo indica come la sua impresa meridionale: una band composta da cinque elementi, Francesco Accardo alla chitarra, Jerry Accardo alle percussioni, Pericle Odierna ai fiati, Guerino Rondolone al contrabbasso e Arturo Valiante al pianoforte. «Al sud, di solito, il tempo scorre a un ritmo diverso ? spiega Papaleo nell'introdurre lo spettacolo -. La questione meridionale in fondo è tutta qui: uno scarto di fuso orario, un jet lag della contemporaneità che spesso intorpidisce le nostre ambizioni. Del corpo sociale, siamo gli arti periferici, dita e unghie. Il cuore pulsante batte altrove, mentre a noi, tutt'al più spetta la manicure.»
L'evento di lunedì sera sta andando verso il tutto esaurito, a dimostrazione del richiamo esercitato un attore e autore riconosciuto per le sue qualità. Per informazioni sulla disponibilità di posti a sedere si può contattare la biglietteria del Teatro Alfieri al numero 0141 399057. Ingressi in platea a 20 euro (15 euro loggione).
e.in.