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Non mi pento di niente
Cultura e Spettacoli
Spettacolo

Sabato al Teatro Alfieri in scena “Non mi pento di niente”

Csaba Székely, giovane e pluripremiato autore romeno, propone in questo testo un susseguirsi di fatti che coinvolgono un ex colonnello della Securitate, la polizia segreta del regime comunista

Una commedia nera capace di combinare humour e tragedia. Così si presenta “Non mi pento di niente”, lo spettacolo di prosa, inserito nella Stagione in abbonamento del Teatro Alfieri, che si terrà sabato 9 aprile alle 21.
Scritto da Csaba Szekely, traduzione dal romeno di Roberto Merlo, ha la regia di Beppe Rosso, sul palco con Lorenzo Bartoli e Annamaria Troisi.

La storia

Csaba Székely, giovane e pluripremiato autore romeno, in questo testo propone un susseguirsi di fatti che coinvolgono un ex colonnello della Securitate, la polizia segreta del regime comunista, contattato e in qualche modo ricattato dai nuovi servizi di sicurezza. Vicende e nefandezze del passato si intrecciano ad un presente ancora segnato da quelle vicende, ma in cui si prospetta un’occasione di riscatto attraverso l’affetto per una ragazzina, piombata per caso nella vita del colonnello.
Una commedia nera capace di combinare humour e tragedia e di trarre forza proprio dalla commistione degli opposti. Una penetrante riflessione sul passato, sull’impossibilità di cancellarlo e anche sull’influenza spietata che esercita sul presente. Un’indagine sul rapporto tra passato e presente, che attraverso i tre personaggi coinvolge e mette in discussione l’intera storia di un Paese.

Parlano i protagonisti

«Lo spettacolo – spiegano i protagonisti – offre uno spiraglio di comprensione di quel mondo dell’Est, così europeo e allo stesso tempo così distante, e penetra una realtà “altra” per far comprendere il sentimento di quei popoli, protagonisti di un’utopia ideologica e che, all’indomani del crollo del Muro di Berlino, hanno dovuto fare i conti con gli errori del proprio passato. Un passato che sempre, prima o poi, ricompare e presenta il conto, così come avviene nella vita del colonnello Dominic. Personaggio emblematico, poiché la sua personale vicenda diventa per amplificazione la vicenda di un intero popolo e assume connotazioni universali. Così il testo, partendo da una situazione individuale, si apre a una dimensione di conflitto sociale più esteso, dove i grandi cambiamenti annunciati portano sottopelle tracce indelebili del passato».

Biglietti

Biglietti: 22 euro platea, barcacce, palchi; 17 euro loggione. Sono disponibili alla cassa del teatro e online su http://www.allive.it e http://www.bigliettoveloce.it. Ingresso regolato dalle normative vigenti. Info e prenotazioni: 0141/399057.

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