Come negli ultimi due anni la stagione teatrale dell’Alfieri, giunta a metà cartellone, sarà segnata da uno spettacolo fuori abbonamento dedicato alla lirica.
Dopo il “Don Giovanni” di Mozart e la “Tosca” di Puccini, toccherà a “La Traviata”, opera in tre atti di Giuseppe Verdi, attesa al Teatro Alfieri sabato 25 gennaio alle 21.
Con la regia di Davide Garattini Raimondi, l’opera coinvolgerà l’orchestra e coro Terre Verdiane, con la direzione di Fabrizio Bastianini, e il corpo di ballo Arteka.
In scena Valery Desirée Rancatore (Violetta), Vincenzo Spinelli (Alfredo Germont), Antonino Giacobbe (Giorgio Germont), Romina Cicoli (Flora Bervoix), Alessandro Fiocchetti (Gastone), Francesco Cascione (Marchese D’Obigny), Giovanni Augelli (Dott. Grenvil), Jacopo Burla (Barone Douphol) e Maryna Kulikova (Annina).
Violetta Valéry è una famosa cortigiana parigina, adorata da tutti, ma anche un po’ sola. Durante una di queste serate incontra Alfredo Germont, un giovane di buona famiglia, che si innamora perdutamente di lei.
Purtroppo la felicità della coppia non dura. Giorgio Germont, il padre di Alfredo, si presenta da Violetta e le chiede di separarsi dal figlio. La relazione, secondo lui, danneggerebbe la reputazione della famiglia. Violetta, nonostante il dolore, decide di sacrificarsi per il bene di Alfredo e della sua famiglia e lo lascia senza spiegargli nulla.
Alfredo è devastato, non capisce il gesto di Violetta. Nel frattempo, lei si ammala gravemente di tubercolosi. Quando Alfredo scopre la verità, corre da lei, ma è troppo tardi. Violetta muore fra le sue braccia, lasciandolo con il cuore spezzato, ma consapevole di quanto lei lo abbia amato.
Le parole di Renato Bonajuto
«”La Traviata” di Garattini Raimondi – anticipa Renato Bonajuto, direttore artistico della rassegna estiva Asti Lirica, che comprende anche l’appuntamento inserito nella stagione teatrale – è elegante, con scene parzialmente contemporanee e costumi di fine Ottocento. Sul palco è protagonista Valery Desirée Rancatore, nota cantante che, agli inizi della sua carriera, si era esibita all’inaugurazione del Teatro alla Scala di Milano nel 2004 dopo gli interventi di ristrutturazione, diretta dal Maestro Riccardo Muti».
Biglietti: 39 euro platea, barcacce, palchi (ridotto 35 euro); 26 euro loggione (ridotto 23 euro), disponibili su bigliettoveloce.it e alla cassa del teatro (0141/399057).
La presentazione dell’opera
Da ricordare che, in occasione di questo atteso evento, il Rotary club organizza una presentazione dell’opera intitolato “Violetta, il dramma di una donna infelice”.
L’incontro, ad ingresso libero, si terrà in Sala Pastrone domani (mercoledì) alle 18. Relatore sarà Giancarlo Landini, musicologo di chiara fama, vice direttore della rivista “L’opera”.
«Quest’anno il club compie 75 anni di attività – afferma il presidente Alberto Bazzano – e, dunque, si è pensato di festeggiare questo importante traguardo con una serie di iniziative aperte a tutta la città. La lezione del prof. Landini è una di queste. Parlarne ad Asti, inoltre, assume un significato particolare, considerando che una delle più delle più grandi interpreti del ruolo di Violetta è Tiziana Fabbricini, astigiana che nel 1990 ha trionfato alla Scala di Milano sotto la direzione di Riccardo Muti per poi eseguire l’opera in tutto il mondo».
«Portare l’opera a teatro – aggiunge l’assessore comunale alla Cultura, Paride Candelaresi – significa anche coinvolgere la città con momenti culturali per far conoscere meglio la rappresentazione. E poi la struggente storia d’amore tra Violetta e Alfredo è tra le più amate della storia della musica. Sentirne parlare da Landini sarà una grande esperienza».