Cera anche Sebastiano Balestrieri, 24 anni, seconda generazione della famiglia di pizzaioli canellesi, alledizione 2015 del Campionato mondiale della pizza che si è svolto dal 25 al 27 maggio
Cera anche Sebastiano Balestrieri, 24 anni, seconda generazione della famiglia di pizzaioli canellesi, alledizione 2015 del Campionato mondiale della pizza che si è svolto dal 25 al 27 maggio scorsi a Parma. Accompagnato dallo zio, e maestro, Giuseppe , il giovane pizzaiolo si è esibito nella sezione Pizza classica. Apprezzata la sua performance davanti ai giudici di gara nella mattinata di lunedì 25 maggio.
Nuova e singolare, che richiama alla leggerezza oltre che ai prodotti di qualità, la pizza presentata da Sebastiano Balestrieri: limpasto e lintingolo di base, stesi su una ampia teglia, sono stati impreziositi da pomodoro Pachino, tranci di zucchine ripiene con speck, toma, ricotta e cipollotto tritato, mozzarella di bufala e scaglie di Parmigiano, «in onore della città che ospita il campionato» spiega Balestrieri. Preparato che ha ottenuto unottima valutazione da parte dei giudici, con un più che lusinghiero carnet personale di 600 punti. «E stata una bella esperienza, che ci tenevo a fare per la possibilità che mi è stata offerta di confrontarmi e misurarmi con i più grandi pizzaioli del mondo» racconta.
Oltre 400 i partecipanti alla kermesse, arrivati da 34 nazioni: italiani, immigrati che hanno dato lustro al preparato napoletano in giro per il globo, manipolatori di pasta&intingoli provenienti da America, Africa, Europa, Asia a conferma, ancora ce ne fosse bisogno, che la pizza è ricetta universale. E i complimenti al giovane sono fioccati sia dalla giuria sia dagli organizzatori. «Una bella soddisfazione, non ci credevo ammette, schivo – Tanti mi hanno chiesto quale scuola ho frequentato. Ho risposto, ancora una volta: quella di mio zio Giuseppe, a Canelli, nella nostra pizzeria. Lasciandoli con un palmo di naso».
Intanto, la pizza nata al campionato mondiale è già entrata nel menù del locale di famiglia: Pizza Expo è stata battezzata, omaggio allesposizione universale di Milano. Che fa il paio con quella chiamata Europea che già nel 2013 lo vide tra i protagonisti dellomonima manifestazione.
Giovanni Vassallo