Si allungano i tempi del cantiere di ristrutturazione del castello di Frinco. Nonostante la stagione invernale i lavori non si sono fermati nello storico e dominante edificio. Giusto il tempo delle
Si allungano i tempi del cantiere di ristrutturazione del castello di Frinco. Nonostante la stagione invernale i lavori non si sono fermati nello storico e dominante edificio. Giusto il tempo delle festività di fine anno. D'altro canto la messa in sicurezza della struttura, dichiarata pericolante ormai oltre due anni fa, è la priorità assoluta per il maniero, a maggior ragione dopo l'ultimo e inaspettato crollo avvenuto lo scorso mese di novembre. «Una fatalità di cui si stanno cercando di capire ancora le cause esatte. Resta il fatto che la rovinosa caduta ha vanificato un anno di lavoro e bruciato importanti risorse economiche», interviene il proprietario Gianfranco Fungardi, che precisa anche come «il crono programma è stato inevitabilmente slittato così come dovranno essere rimandate le iniziative che si pensava di avviare già a fine della prossima primavera, ma la volontà è quella di procedere ed andare avanti nell'originale progetto di recupero della struttura».
Fungardi, antiquario di origini toscane ma residente nella vicina Alfiano Natta, che è titolare del castello da meno di un anno, smentisce anche alcune voci che volevano un suo passaggio di mano. «Nelle ultime settimane – prosegue il proprietario – sono stati fissati tiranti, posate chiavi murarie ma anche estesi teloni per evitare ulteriori infiltrazioni. Tra i primi interventi si è proceduto anche al rifacimento del tetto dell'abitazione posta ai piedi del castello, danneggiato in seguito al crollo. Parte delle macerie sono già state rimosse, ma restano i lastroni di cemento armato il cui trasferimento appare più complicato, ma anche a quello si provvederà».
La copertura della casa di proprietà di Mariuccia Avidano è stata già riparata, anche se l'immobile resta inagibile come lo era fin dal 2014 in seguito alla provvidenziale ordinanza firmata dall'allora sindaco Carlo Conti, che aveva anticipato di poche settimane il primo rovinoso crollo quando, però, lo storico edificio era ancora sotto la curatela del Tribunale di Milano in seguito al fallimento della società immobiliare "Daupher Srl". Un'altra ordinanza è stata firmata meno di due mesi fa, subito in seguito al nuovo cedimento con l'attuale prima cittadina Simona Ciciliato che era tornata ad interdire quasi completamente via al Castello, compreso l'accesso alla chiesa parrocchiale e conseguente trasferimento delle funzioni religiose presso la chiesa della frazione San Defendente.
Maurizio Sala