Dieci anni fa, il 4 luglio, mancava Giorgio Faletti all’età di 63 anni. Per ricordarlo la moglie Roberta Bellesini aveva organizzato la tournée de “L’ultimo giorno di sole”, lo spettacolo teatrale «che racchiude tutto il mondo di Giorgio», come aveva sottolineato, con un allestimento nuovo rispetto a quello del debutto, avvenuto al Teatro Alfieri in occasione del primo anniversario dalla scomparsa. Tuttavia la tournée è stata interrotta e riprenderà dopo l’estate. «Il motivo – annuncia – è legato ad un importante problema di salute dell’attrice protagonista, Chiara Buratti, cui facciamo i nostri migliori auguri di pronta guarigione».
Le iniziative di commemorazione
Nel frattempo, comunque, sono in cartellone due iniziative volte ad omaggiare l’artista. Stasera, in occasione della serata di Asti Lirica al Teatro Alfieri, sarà dedicato a Faletti il Requiem SC76 per coro, viola solista e organo di Giacomo Puccini, di cui ricorrono i cento anni dalla scomparsa. Ieri, nei pressi di Lugano in Svizzera, è stato invece presentato il graphic novel, adattamento a fumetti del romanzo “Io uccido”, uscito nel novembre 2022 a vent’anni esatti dalla pubblicazione del best seller (oltre 5 milioni di copie vendute solo in Italia, tradotto in 32 Paesi del mondo). «L’appuntamento – spiega Roberta Bellesini – è stato organizzato da Nicoletta Gianni, organizzatrice di eventi e amica storica di Giorgio. Partendo dalla presentazione del volume, pubblicato da “La nave di Teseo”, abbiamo continuato conversando sul percorso artistico di Giorgio, alla presenza dell’ensemble Magico Trio di Romano Pucci, primo flauto dell’orchestra del Teatro alla Scala di Milano. La particolarità è stata che i musicisti hanno eseguito i brani citati da Giorgio nel romanzo».
Il “diario” di Vito Catozzo
Sempre a livello editoriale, in questi giorni è uscito, ancora per la Nave di Teseo, “Porco il mondo che ciò sotto i piedi”. «E’ il diario in cui Vito Catozzo (il personaggio che Faletti interpretava al “Drive in” su Italia 1, ndr) – continua – racconta la sua quotidianità. Pagine divertenti e, per certi aspetti, tenere».
Il documentario
In ricordo dell’artista uscirà poi un documentario, dall’infanzia astigiana fino alle varie tappe della carriera artistica, prodotto dalla Verve Media Company di Roma in collaborazione con Rai Documentari. Nei giorni scorsi sono iniziate le riprese ad Asti, unitamente alla realizzazione delle prime interviste. Ad essere stati coinvolti Mauro Vaccaneo, cugino di Giorgio; il pittore Paolo Fresu; il medico appassionato di cinema, tanto da aver realizzato anche alcuni cortometraggi, Gianni Miroglio; il giornalista e critico musicale Massimo Cotto. «A Milano, invece – puntualizza Bellesini – sono state effettuate solo le riprese, mentre da settembre cominceranno le interviste a coloro che hanno condiviso una parte della sua carriera al cinema, in teatro e in televisione. Per ora, tuttavia, non si sa quando uscirà il documentario, che sarà mandato in onda su uno dei canali Rai».