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The Cyborgs: blues, codici binari e maschere per il venerdì "Indi(e)avolato"
Cultura e Spettacoli

The Cyborgs: blues, codici binari e maschere per il venerdì "Indi(e)avolato"

Ultimo appuntamento del 2012 con “Indi(e)avolato”, questa sera (venerdì). E per celebrare nel migliore dei modi la rassegna live organizzata dall’agenzia astigiana Libellula e dedicata alla

Ultimo appuntamento del 2012 con “Indi(e)avolato”, questa sera (venerdì). E per celebrare nel migliore dei modi la rassegna live organizzata dall’agenzia astigiana Libellula e dedicata alla scena indipendente italiana, salgono sul palco del Diavolo Rosso i The Cyborgs, un power–duo romano dai tratti artistici istintivi, eccessivi, viscerali, irrequieti ma anche profondi. Parte uomini e parte macchine, i Cyborg si nascondono dietro maschere da saldatore e utilizzano identità fittizie prese in prestito dal codice binario secondo un immaginario fantascientifico vecchio stile. Il loro è, all’atto pratico, un blues che affonda le proprie radici in quello delle origini, del Delta del Mississippi, ma che risente molto di tutte le evoluzioni sonore e strutturali che hanno attraversato la musica nel secolo scorso.

Fanno parte della band Zero, che suona una chitarra sporca e minimale cantando in un microfono posizionato all’interno della sua maschera, e One, il quale descrive in questo modo il suo ruolo all’interno del progetto: «suono un basso synth con la mano sinistra e la batteria con il resto del corpo. Ogni tanto anche un pianoforte e strumenti autocostruiti: come cassa posso usare anche una valigia, un bidone, qualsiasi cosa produca un suono». Nel locale di piazza San Martino presentano il loro primo e finora unico album omonimo, una sfida al concetto di band tradizionalmente intesa. L’ingresso, come rigorosa tradizione di “Indi(e)avolato” è “up to you”, vale a dire che è il pubblico di propria volontà a decidere quanto pagare per il concerto.

Il weekend musicale del Diavolo Rosso si conclude poi domenica con il concerto in solitaria, chitarra acustica e voce, del cantautore astigiano Alessandro Guarino, ex leader dei Sophì. La band, che vedeva militare tra le proprie fila altri quattro musicisti astigiani ora impegnati in progetti differenti (Josè Florio, Silvano Orio, Michele Cocciardo), aveva pubblicato nel 2011 l’Ep d’esordio autoprodotto, “Bugie Di Un Ladro Romantico”, sei tracce registrate negli studi torinesi di Casasonica e, dal punto di vista sonoro, macroscopicamente inseribili nel cosiddetto filone alternative–rock italiano. Di quel gruppo Guarino era stato, prima, chitarrista e compositore, in seguito anche cantante. Dopo lo scioglimento della band, l’ex frontman ha deciso di intraprendere un percorso solista nel quale propone brani autografi, di composizione recente e non, assieme a qualche omaggio ai grandi cantautori.
Info sul sito ufficiale del Diavolo Rosso o al 320/2216402.

Luca Garrone

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