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The witches seed
Cultura e Spettacoli
Evento

“The witches seed” con Irene Grandi al Teatro Alfieri di Asti

Il 25 maggio l’opera rock firmata da Stewart Copeland, fondatore dei Police – «Al centro una storia di caccia alle streghe in stile fantasy con cantanti lirici e ballerini»

Stewart Copeland, musicista e fondatore dei Police, tornerà ad Asti, dopo essere stato protagonista di Astimusica 2005, sabato 25 maggio. L’occasione sarà la messa in scena di “The witches seed”, opera rock a sua firma che vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Irene Grandi.
A presentare l’evento, ieri (giovedì) in Sala Pastrone, l’assessore comunale alla Cultura Paride Candelaresi, insieme al direttore del Teatro Alfieri Angelo Demarchis, la direttrice artistica del progetto Maddalena Calderoni e Renato Bonajuto, direttore artistico del festival Asti Lirica, di cui “The witches seed” rappresenta l’anteprima.

L’assessore Candelaresi

«Asti – ha evidenziato con soddisfazione l’assessore Candelaresi – sarà la città da cui partirà il tour dello spettacolo, che vede già come seconda data il teatro degli Arcimboldi di Milano. Si tratta della spettacolare e immersiva opera rock firmata da Stewart Copeland, uno dei nomi più prestigiosi del panorama musicale internazionale che, partendo dal successo con i Police, ha saputo esplorare nuovi generi. Tra l’altro, Copeland ha assicurato che verrà nella nostra città per la prima del tour. Si tratta di uno spettacolo che si rivolge agli appassionati di melodramma, ma anche agli amanti del rock e della musica leggera. Per noi una grande esclusiva, che dimostra come Asti sia sempre più un polo di interesse per grandi produzioni, eventi e artisti».
“The witches seed” è prodotto dalla Fondazione Tones on the Stones, che ha commissionato l’opera per l’inaugurazione, nel luglio 2022, di Tones Teatro Natura, uno spazio dedicato alla ricerca artistica e all’innovazione situato nella Valle Ossola.
«La versione messa in scena nel 2022 – ha assicurato Maddalena Calderoni – è diversa da quella che aprirà il tour da Asti, dove sarà arricchita e adattata ad un teatro tradizionale». Per poi raccontare la genesi del progetto. «Durante la pandemia ho scritto a Copeland per raccontargli della mia idea folle, chiedendogli se fosse disponibile a scrivere un’opera per noi», ha confidato. «Pensavo che non mi rispondesse nemmeno, e invece ha accettato con entusiasmo, coinvolgendo una squadra formidabile di professionisti».

Gli artisti coinvolti

L’opera è infatti frutto della collaborazione creativa di cinque artisti: oltre a Copeland, che ha composto le musiche, la cantautrice Chrissie Hynde, leader dei Pretenders, che ha scritto le canzoni interpretate da Irene Grandi. Quindi il drammaturgo Jonathan Moore, regista e autore del libretto, la concept&visual artist di fama internazionale Edvige Faini, che ha firmato le videoscenografie, e la coreografa Valentina Versino.
Per quanto riguarda gli artisti sul palco, il ruolo da protagonista è affidato ad Irene Grandi, che sarà affiancata dalla stessa Maddalena Calderoni, soprano, e dal controtenore Ettore Agati. Insieme a loro, sul palco, diversi cantanti lirici e un corpo di ballo di 16 danzatori.
«La particolarità  che vorrei sottolineare – ha proseguito Calderoni – è che si tratta di un prodotto musicale difficile da incasellare, oltre che rappresentare una novità per il teatro musicale: abbiamo infatti voluto raccontare una storia di caccia alle streghe con allestimento in stile fantasy. Una storia in lingua inglese ma di immediata comprensione, anche se ci stiamo attrezzando per garantire la traduzione».

La storia

Ispirato a documenti storici, agli atti processuali dell’Inquisizione e alle leggende delle culture montane del Centro Europa, “The witches seed” è una storia di streghe, persecuzioni, illusioni e piani diabolici. Tre donne vengono accusate di essere streghe e dovranno affrontare i pregiudizi di una città infestata dalla peste, riuscendo ad evitare il peggio.
«Un tema legato all’epoca medioevale – ha indicato Irene Grandi nel video messaggio mostrato durante la conferenza stampa – di cui è importante parlare ancora oggi».

Il “ponte” con Asti Lirica

A rimarcare il collegamento con gli altri cartelloni promossi dal Comune Renato Bonajuto e Angelo Demarchis. «Stiamo lavorando – ha affermato Bonajuto – per la definizione del cartellone di Asti Lirica, di cui questo spettacolo è un’anticipazione». «Un ponte ideale anche verso Astiteatro, che comprenderà il filone del musical – ha aggiunto Demarchis – oltre che ultimo spettacolo di una stagione invernale che, a livello di riscontro del pubblico, si sta dimostrando superiore alle attese».

Biglietti

Biglietti (in prevendita da oggi, venerdì): 50 euro platea, barcacce (45 euro ridotto), palchi, 38 euro loggione (35 euro ridotto), più diritti di prevendita. Le riduzioni sono riservate agli abbonati della stagione, agli ultra65enni e ai ragazzi sotto i 25 anni (gli organizzatori sconsigliano la visione a un pubblico sotto i 16 anni).
Prevendite alla cassa del Teatro Alfieri (0141/399057) e online su www.bigliettoveloce.it.

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