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Torna "Indi(e)avolato" e il jazz si fadesert nell'omaggio di Succi a Conte
Cultura e Spettacoli

Torna "Indi(e)avolato" e il jazz si fa
desert nell'omaggio di Succi a Conte

"Diavolo Rosso dimentica la strada" cantava Paolo Conte nel suo omaggio al ciclista astigiano Giovanni Gerbi. E forse ? o almeno ce lo auguriamo ? la strada sembra averla ritrovata, in

"Diavolo Rosso dimentica la strada" cantava Paolo Conte nel suo omaggio al ciclista astigiano Giovanni Gerbi. E forse ? o almeno ce lo auguriamo ? la strada sembra averla ritrovata, in questo inizio di 2015, il locale di piazza San Martino che di Gerbi porta il soprannome e ne ricorda le gesta sportive. Venerdì scorso il concerto dei pesaresi Cheap Wine ha sancito la ripresa della programmazione musicale nella chiesa sconsacrata più nota della provincia, balzata agli onori delle cronache lo scorso dicembre a causa di alcuni sforamenti di volume con conseguente (auto)imposto blocco dell'attività dal vivo. In attesa di una soluzione definitiva al problema acustico, l'Amministrazione ha concesso al locale la possibilità di organizzare alcuni live al mese grazie a deroghe speciali sulla cui scorta tornano anche le serate "Indi(e)avolato" gestite dall'agenzia astigiana Libellula.

Il primo appuntamento del nuovo anno con la rassegna è quindi per questa sera (venerdì ore 21.30), con Giovanni Succi, astigiano (di Nizza, in verità) e cantante dei Bachi Da Pietra, da poco uscito con un album tributo a Paolo Conte dal titolo "Lampi Per Macachi". Un disco che nasce dall'idea di omaggiare il proprio maestro tradendo la sua opera ma tenendo ben presenti le diverse accezioni letterali del verbo "tradire": tradurre, portare altrove, cambiare, tramandare. Il disco contiene otto canzoni di Conte che cercano di isolare i tratti peculiari della sua produzione dando loro una forma inedita in cui il jazz viene sacrificato in favore delle tinte noir e desert blues tipiche del sound di Succi, dove ai rimandi elettronici e ipnotici si alternano tanto i silenzi quanto i suoni crudi e polverosi delle chitarre elettriche.

"Gelato Al Limon", "Uomo Camion", "La Fisarmonica Di Stradella", "Come Mi Vuoi", "Diavolo Rosso", "L'Incantatrice", "Bartali" e "Questa Sporca Vita" sono i capitoli da scoprire di un lavoro coraggioso e intenso, intriso di amore e sperimentazione al tempo stesso. Da scoprire, insomma, soprattutto su un palco come quello del Diavolo Rosso, contesto capace come pochi altri di conferire eco ed eleganza alle espressioni artistiche che da quasi 15 anni ormai ospita e propone al pubblico. Ingresso a offerta, info www.diavolorosso.it

Luca Garrone

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