Tutti lo ricordano come Totò, lo straordinario bambino protagonista, insieme a Philippe Noiret, di “Nuovo Cinema Paradiso”, capolavoro di Giuseppe Tornatore premiato nel 1990 con l’Oscar come migliore film straniero.
Parliamo di Totò Cascio, che venerdì 21 ottobre sarà ad Asti per presentare il suo libro dal titolo “La gloria e la prova – Il mio Nuovo Cinema Paradiso 2.0” (Baldini + Castoldi), che reca la prefazione di Giuseppe Tornatore e la postfazione di Andrea Bocelli. Pagine in cui l’autore racconta il suo percorso di vita, dall’Oscar alla convivenza con la malattia di cui è affetto.
La carriera
Dopo il film – che nel ’91 gli procurò anche il prestigioso Premio BAFTA – Cascio ha infatti continuato a lavorare nel cinema fino al 1999, anno in cui ha firmato il suo ultimo film. La fine della carriera è stata causata dall’insorgenza di una grave malattia – la retinite pigmentosa con edema maculare – che gli ha procurato una perdita progressiva, irreversibile e quasi totale della vista.
Oggi, a 42 anni, Cascio ha trovato la forza di raccontare la sua esperienza in un libro che è insieme memoir cinematografico e racconto di formazione e di rinascita grazie alla fede, al coraggio e alla consapevolezza acquisita. Così rinato, lancia un segnale a chi è nella sua condizione: «Bisogna imparare ad accettarsi. Senza accettarsi, ci si porta dentro l’avversario più feroce. Me lo disse anche Andrea Bocelli: “Totò, non è un disonore”. Sono state parole illuminanti».
La presentazione
La presentazione si svolgerà alle 18 nel ridotto del Teatro Alfieri.
Dialogherà con l’autore Paride Candelaresi, assessore comunale alla Cultura. L’incontro – organizzato dal Lions club storici, artisti e presepisti d’Asti in occasione del mese della vista – sarà introdotto da Mauro Imbrenda, presidente del Centro italiano raccolta occhiali usati Lions.