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Tra vino e convialità, domenica cantine aperte
Cultura e Spettacoli

Tra vino e convialità, domenica cantine aperte

Sono passati ventun anni dalla prima edizione e la maggiore età sembra fare bene a Cantine Aperte che dopo il record di visitatori dello scorso anno è pronto a scaldare i motori per il prossimo fine

Sono passati ventun anni dalla prima edizione e la maggiore età sembra fare bene a Cantine Aperte che dopo il record di visitatori dello scorso anno è pronto a scaldare i motori per il prossimo fine settimana. Un milione. Tanti sono infatti stati gli italiani che nel 2012 hanno partecipato all’ormai tradizionale rassegna che ci porta alla scoperta della cultura e degli spazi del vino direttamente nei suoi luoghi di produzione.

Tra sabato e domenica, perturbazione Ginevra permettendo, saranno più di mille – in tutta Italia – le cantine che, come moderni teatri apriranno le loro porte al pubblico con iniziative incentrate sul binomio vino e amicizia, ovvero il tema scelto per l’edizione 2013 dal Movimento Turismo del Vino sotto la cui egida si svolge la manifestazione. Varie e divertenti saranno le tante iniziative che riscalderanno il prossimo week end di questa strana primavera. Dal Ruchè degustato nella parte storica di Castagnole Monferrato alla barbera che a Costigliole vedrà lo spettacolo di un “Balthazard”, un magnum di dodici litri di barbera, volteggiare tra i tavoli.

Tutto pronto anche tra i vigneti del Cisterna una delle piccole nuove Doc dell’astigiano dove alla tenuta “La pergola” è previsto un simpatico pic-nic in vigna. Diverse anche le iniziative benefiche tra cui spicca la bancarella organizzata a San Marzano Oliveto da Carussin il cui ricavato sarà devoluto al reparto pediatrico del centro Tumori di Torino e al progetto Otonga per dare un paio di scarpe ad ogni bambino africano.

Tra le colline di Vinchio saranno regine le meravigliose “vigne vecchie” del barbera quelle che hanno fatto della Cantina Sociale di Vinchio e Vaglio un marchio conosciuto nel mondo. Tra pranzi sull’aia, corsi di “nordic walking” e camminate fino all’Abbazia di Vezzolano, merita una visita anche il museo dell’alambicco delle distilleria Berta di Mombaruzzo.

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