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Cattedra Alfieri 2021
Cultura e Spettacoli
Centro di Studi Alfieriani

Trenta ricercatori italiani e stranieri impegnati con la “Cattedra Alfieri”

A Palazzo Mazzetti si sta svolgendo la Scuola di alta formazione, incentrata sul rapporto tra il poeta astigiano e i generi letterari

Ha preso il via lunedì, nella sala conferenze di Palazzo Mazzetti, la Scuola di alta formazione “Cattedra Vittorio Alfieri”, giunta alla quindicesima edizione.
Promossa dalla Fondazione Centro di Studi Alfieriani, si tiene ogni anno nella prima settimana di settembre. E’ rivolta preferibilmente a giovani laureati, dottorandi e dottori di ricerca, iscritti a corsi di specializzazione. Negli anni ha mantenuto il carattere di borsa di studio (in quanto i costi di vitto e alloggio sono a carico della Fondazione) e ha confermato il taglio internazionale. Infatti è aperta non solo alle università italiane, ma anche a quelle straniere. Negli anni scorsi, infatti, hanno seguito i corsi giovani provenienti da Germania, Austria, Francia, Gran Bretagna, Grecia, Bielorussia, Argentina e Giappone.

L’edizione 2021

Per quanto riguarda quest’anno, la formula di svolgimento è mista come nel 2020 – parte in presenza, parte in streaming – a causa dell’emergenza sanitaria in corso. A seguire gli incontri in remoto sono gli iscritti alla “Cattedra” da città e università straniere – in particolare da Londra, Minsk e, compatibilmente con il fuso orario, da Osaka, Buenos Aires e dall’Università di Madison – oltre a coloro che non hanno potuto garantire la loro presenza per concomitanti impegni legati all’inizio del nuovo anno scolastico.
Nello specifico 10 borsisti, provenienti da tutta Italia, stanno seguendo gli incontri in presenza; 13 in forma mista, ovvero parte in sede e parte in streaming; 8 solo in remoto (dal Giappone all’Argentina).
Le lezioni si svolgeranno fino a venerdì 3 settembre. Previste due lezioni al giorno di tre ore, divise tra mattino e pomeriggio, con docenti in presenza o collegati in remoto, provenienti da atenei italiani e stranieri. La Scuola terminerà sabato 4 settembre con una mattinata riservata agli interventi dei giovani partecipanti.

Il commento di Carla Forno

«Data la natura variegata della produzione alfieriana, che alterna l’autobiografismo della Vita e delle rime a tragedia, commedia, satira, traduzioni, scrittura epistolare, trattati filosofico-politici, riflessione critica sul teatro – spiega Carla Forno, direttrice della Fondazione Centro di Studi Alfieriani – per quanto riguarda i contenuti di questa edizione si è ripresa l’indagine con la quale prese avvio, nel 2006, il primo ciclo di lezioni. Ovvero, il rapporto fra Vittorio Alfieri e i generi letterari. L’intensificarsi degli studi, negli ultimi decenni, apre ampie prospettive di ricerca circa il rapporto dialettico con le fonti e gli scarti dalla norma attuati dall’autore. Inoltre, questa scelta esprime la volontà di ripartenza che anima il lavoro in questo delicato momento di ripresa».

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