Altro che solari e sandali estivi: da settimane giorni l'Astigiano sta vivendo un clima autunnale, con nubi nere all'orizzonte, tanta pioggia e un forte vento che fa muovere le fronde degli alberi come negli scenari "bui e tempestosi" dei romanzi gotici. A rischio frane, con temperature basse e un alto tasso di umidità, le giornate nella vigna stanno diventando un vero incubo. E se al mattino splende un timido sole, verso le 16 la luce cala, il cielo…
Altro che solari e sandali estivi: da settimane giorni l'Astigiano sta vivendo un clima autunnale, con nubi nere all'orizzonte, tanta pioggia e un forte vento che fa muovere le fronde degli alberi come negli scenari "bui e tempestosi" dei romanzi gotici. A rischio frane, con temperature basse e un alto tasso di umidità, le giornate nella vigna stanno diventando un vero incubo. E se al mattino splende un timido sole, verso le 16 la luce cala, il cielo si fa scuro e inizia una pioggia battente che prosegue a lungo senza tregua.
I danni più tangibili sono sul lavoro tra i filari, in un territorio come quello del Roero, che vive in buona parte sulle risorse dell'agricoltura. Lunedì ha piovuto per 10 mm, martedì la cifra sale a 29 mm nella zona cisternese. Mauro Bastita, tecnico viticolo cisternese, commenta: «In luglio su 25 giorni c'è stata la rugiada mattutina per 23 giorni, fino alle 10-10,30 del mattino, anche nelle posizioni di terreni più felici. Il pericolo maggiore, causato dalla pioggia, è sicuramente quello della peronospora, tanto sulle foglie, che fanno fatica a svolgere la fotosintesi, quanto sull'uva in alcuni casi. Si spera in un agosto caldo, bisogna essere ottimisti: di uva ce n'è tanta e dovrebbe essere tutto recuperabile».
Portavoce dell'associazione Vignaioli Cisternesi è Alessandro Olivetti, vignaiolo: «L'andamento climatico dell'annata è disastroso, soprattutto per l'oidio e la peronospora (che vanno ad aggiungersi al problema della flavescenza); un andamento che obbliga i viticoltori a fare molti trattamenti (con relativo dispendio economico) che non sempre vanno a buon fine: fai il trattamento e subito ripiove. I vitigni che stanno patendo di più nelle nostre zone sono il Barbera e la Croatina: un rischio per la vigna e una possibile perdita di qualità sul prodotto, nonché problemi pratici, di circolazione sul terreno, fangoso e bagnato, dove diventa pericoloso lavorare i filari». Previsioni sulla prossima vendemmia? Olivetti replica: «Ci sarà da lavorare molto sul diradamento pre-raccolta».
Un'estate così fredda e capricciosa spinge molti astigiani a guardare i siti meteo. Luca Chiusano, collaboratore di Ricerca, esperto di Sostenibilità e Agricoltura commenta: «Per verificare realmente, a livello scientifico, l'andamento globale del cambiamento climatico bisogna riferirsi all'Ipcc, un pool di tantissimi scienziati voluto dall'Onu che studia a livello scientifico il trend generale dei cambiamenti climatici del pianeta, generando informazioni attendibili (www.ipcc.ch). L'ultimo rapporto sul clima dell'Ipcc è presente sul sito di isprambiente».
Roberta Arias