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Cultura e Spettacoli

Un brindisi al Moscato d’Asti in compagnia di Morgan

Serata variopinta ad AstiMusica grazie agli ex Bluvertigo: spazio al giudice di The Voice of Italy e a Andy

Un brindisi al Moscato d’Asti in compagnia di Morgan

«C’era una volta un ragazzo chiamato pazzo. E diceva sto meglio in un pozzo che su un piedistallo». Un testo che sa di alienazione, follia, evidente difficoltà nel venire racchiuso nei canoni della normalità. L’essere artista in fondo è questo: non avere confini, sfoggiare un innato anticonformismo e una atavica incapacità nel stare all’interno degli schemi. Questa “follia artistica” ha allietato AstiMusica nella serata di lunedì, un viaggio accattivante in compagnia delle anime pulsanti dei Bluvertigo, Marco Castoldi, per tutti Morgan, e Andrea Fumagalli, alias Andy.
Una serata preceduta dalle energiche esibizioni di due artisti emergenti. C’era grande attesa nello scoprire come Morgan e Andy avrebbero allietato la platea di piazza Cattedrale: il canovaccio alla fine si è basato sull’esibizione del tastierista e sassofonista alle 22 e, a seguire, sul dialogo tra “pianoforte e parole” tra il giudice di X-Factor e The Voice e Massimo Cotto.
Andy, artista ad ampio raggio, musicista ma anche pittore, si è presentato sul palco in vesti scintillanti. Sarà per la nota stima che nutre verso l’uomo delle stelle, sarà per una lontana somiglianza nella postura, è parso a tratti di ammirare sul palco di Asti il compianto David Bowie. Come ha giustamente sottolineato Massimo Cotto, Andy, con tanto di voce profonda, ha confermato la grande capacità di reinterpretare, facendole del tutto sue, canzoni scolpite nella storia della musica. Ha poi lasciato spazio all’attesa esibizione di Morgan. Vestito elegante, scarpetta lucida, capelli argentei e vaporosi da estroso direttore d’orchestra, una spalla ideale come Massimo Cotto. E’ stato accolto dal “Sei bellissimo” dalle fan più focose, prima di iniziare un viaggio musicale intenso, vibrante, quasi affannato, applauditissimo. Nel finale l’estasi, al pianoforte, per i Queen di Bohemian Rapsody e Under Pressure, ma anche per i successi Bluvertigo, che confermano come la visione musicale della band lombarda fosse anni luce avanti a tutti. «Ho deciso di perdermi nel mondo, anche se sprofondo. Lascio che le cose mi portino altrove, non importa dove», recita il ritornello di Altrove, la più bella canzone italiana del millennio secondo il “Rolling Stone”. Ed è così, Morgan viaggia su binari propri, non sempre riesci a stare al passo dei suoi accordi, è geniale. E il suo brindisi con l’elogio alla bontà del Moscato d’Asti è uno spot eccezionale per la nostra città.

Articolo completo sull’edizione di venerdì de “La Nuova Provincia”

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