Ci sono fotografie, diplomi, spartiti, schede di valutazione, strumenti, coppe vinte negli anni all’interno del museo della banda “G.Cotti”, inaugurato giovedì. Ospitato nella sede di via Sant’Anna, attigua alla scuola dell’infanzia Santa Caterina, ha l’obiettivo di valorizzare la storia e il patrimonio della formazione musicale nata nel 1849.
A fare gli onori di casa il presidente Paolo Tiengo, affiancato dalla banda, che conta 45 soci diretti dal Maestro Sandro Satanassi.
Il museo
«Questo museo – ha spiegato Tiengo insieme a Valter Porro, musicista particolarmente impegnato nel progetto insieme a Sara Armando – vuole far conoscere alla cittadinanza la storia della formazione musicale, dei suoi successi e di alcuni suoi illustri componenti, tra cui l’organista Giuseppe Cotti, cui è intitolata, di cui è stato direttore dal 1855 al 1874. Propone, ad esempio, spartiti storici, strumenti appartenuti a musicisti della banda ormai scomparsi e la riproduzione del drappo (il cui originale è all’Archivio di Stato) del primo premio vinto alla gara musicale del 1888 presso il Teatro Vittorio Emanuele di Torino. Al suo fianco, la traduzione della lettera a firma del filosofo Nietzsche, che aveva assistito alla manifestazione, scritta all’amico compositore Heinrich Koselitz, in cui racconta la particolare bravura dimostrata dal corpo musicale di Asti diretto dal maestro Foschini».
La collaborazione con le scuole
«Il museo è aperto anche alle scuole elementari e medie – ha continuato Tiengo – che abbinano alla visita guidata anche l’ascolto di alcuni brani eseguiti da noi, in modo da avvicinare i bambini agli strumenti e alla musica d’insieme, per poi provare ad immedesimarsi in un direttore d’orchestra».
Ad abbellire museo e sede i murales esterni e i dipinti interni realizzati da sei studenti del liceo artistico Alfieri, tutti frequentanti la classe IV F: Federico Pizzo, Lorenzo Livolsi (Maestro del Palio 2023), Chiara Bacco, Miriam Santo, Samuele Di Martino e Ivan Scaglione.
I progetti
Oltre al museo, sono numerose i progetti che la banda ha in cantiere. Tra questi l’implementazione del museo – con una sala dedicata a circa 400 documenti storici, tra manoscritti e partiture, dal 1849 ad oggi – e delle collaborazioni con le scuole. «Dal prossimo anni scolastico – ha concluso Tiengo – vorremmo chiamare a suonare con noi gli studenti del liceo musicale Monti».