Il sogno di una vita, per tanti artisti di tutto il mondo, Sara Marotta, residente a Rocchetta Palafea, lo ha coronato a 16 anni: una sua foto è stata selezionata per partecipare alla Biennale Artexpo di Milano.
Quando è nata la passione per la fotografia?
Nel 2020, durante la pandemia del Covid, in un periodo molto particolare della mia vita perché mio papà era ricoverato. Per distogliermi dai brutti pensieri, ho iniziato a fare delle foto con il telefono cellulare. Poi, a 11 anni, i miei genitori mi hanno regalato la prima macchina fotografica e da lì è cominciato un po’ tutto. Ho aperto la mia pagina sui social e ho iniziato a pubblicare i miei scatti.
Come è avvenuta la selezione per la Biennale Artexpo di Milano?
In verità mi hanno cercato loro. Gli organizzatori mi hanno contattato tramite i social dicendomi che il professore Salvo Nugnes aveva notato le mie foto. Dopo un confronto su diversi scatti ne hanno selezionata una, “Natura che incanta”, che sarà esposta alla Biennale.
La passione per la fotografia e il cinema
Preferisci scattare in studio o all’aperto?
Faccio molte foto alla natura, amo fotografare i paesaggi. Ho fatto anche foto alle amiche di mia mamma per esercitarmi e devo dire che anche il ritratto mi sta appassionando, comunque ambientato all’aperto. In questo periodo, poi, sto sperimentando le foto serali illuminate dai lampioni della città.
Cosa vorresti fare da grande?
La regista cinematografica. Studio Cinema, direzione della fotografia e montaggio in una scuola privata di Genova. Tra un po’ realizzerò il mio primo cortometraggio che sarà oggetto di valutazione degli esperti dell’Istituto. Speriamo piaccia. Il mio sogno? Dirigere un film di successo.
Come immagini la tua vita tra dieci anni?
Vorrei lavorare sui set. Non so se arriverò subito a fare la regista, ma è certo che avrò un posto come operatrice, sceneggiatrice, montatrice. Questo è l’ambito che mi appassiona e farò di tutto affinché diventi il mio futuro lavorativo. Sono pronta a spiccare il volo da Rocchetta Palafea.