Oltre a Marcello Rota (già apprezzato direttore in altre produzioni allAlfieri) alla guida dei cinquanta elementi che formano lOrchestra Sinfonica di Asti, si segnala la presenza nei panni di Scarpia di un assoluto fuoriclasse: il baritono Alberto Gazale. Nella foto: Enrico Bellati, presidente della Sinfonica astigiana.
Se si considera la popolarità del titolo la Tosca di Puccini ha avuto un numero esiguo di edizioni ad Asti. Una quindicina appena, in oltre un secolo di vita. Quella in scena venerdì 24 maggio alle 21, con replica domenica 26 alle 16, è la prima rappresentazione allAlfieri dopo lultima riapertura del teatro, eccezione fatta, ovviamente, del poco riuscito esperimento compiuto da Alessandro Arigoni nel 2009. A rendere unica la Tosca di questanno, oltre a Marcello Rota (già apprezzato direttore in altre produzioni allAlfieri) alla guida dei cinquanta elementi che formano lOrchestra Sinfonica di Asti, è la presenza nei panni di Scarpia di un assoluto fuoriclasse: il baritono Alberto Gazale. Vincitore di numerosi concorsi internazionali, Gazale ha debuttato nel 1998 con Ballo in maschera a Parma.
Da allora la sua carriera si è dipanata nei più importanti teatri lirici del mondo: Scala di Milano, Staatsoper di Vienna, Deutsche Oper di Berlino, Real di Madrid, Opernhaus di Zurigo, Arena di Verona, Regio di Torino, Fenice di Venezia e così via. Ora, allapice della parabola, si esibisce per il pubblico astigiano. Per festeggiarlo, secondo unobliata tradizione (vengono in mente le due corone di alloro tributate al tenore Aureliano Pertile nel 1912), Comune, Orchestra Sinfondica di Asti e Amici della Musica Beppe Valpreda hanno consegnato allillustre baritono un quadro del pittore Paolo Viola che lo ritrae mentre si affaccia da un palco del teatro Alfieri.
Accanto a Gazale il soprano bulgaro Stefanna Kybakova nel ruolo del titolo ed il tenore lombardo Valter Borin (Cavaradossi). Sul palco anche Giuseppe Gerardi (Angelotti), Alessio Verna (Sagrestano), Ivan Defabiani (Spoletta) e Matteo Mollica (Sciarrone). La regia è affidata a Nazzareno Luigi Todarello (affiancato da Alessio Bertoli). Una Tosca per la cui realizzazione sono state coinvolte realtà astigiane: scuole che hanno collaborato alla costruzione dellallestimento, a firma dalla giovane e promettente scenografa Elena Barberis, oltre al Coro Polifonico Astense e quello delle voci bianche, formato da allievi dell Istituto Verdi e della scuola elementare Madre Mazzarello. Ultimo ma non ultimo, il vero deux ex machina della produzione: Enrico Bellati, presidente dellOrchestra Sinfonica di Asti, che, con impegno quotidiano ed inesauribile entusiasmo, ha reso possibile che questo nuovo sogno lirico diventasse realtà.
r.n.p.