Il Salone Off è approdato a Borgo Corveglia, a Villanova d’Asti. Nei giorni in cui il Salone del libro andava in scena al Lingotto, per la prima volta le sue iniziative si sono avventurate oltre i confini della città di Torino e, grazie alla collaborazione con il poeta Max Ponte, sono arrivate nell’Astigiano.
Sabato scorso infatti, nel Castello di Corveglia, alle porte di Villanova, si è tenuto il recital “Geografie poetiche con sitar”, una lettura a due voci delle poesie del villanovese Max Ponte e della casalese d’adozione Paola Casulli, organizzato con la collaborazione del Comune e della Pro Loco.
A far da contrappunto ai versi dei due poeti le note esotiche del sitar affidato all’arte sapiente del maestro Riccardo Di Gianni.
L’appuntamento è stato anche occasione per conoscere la storia di Corveglia raccontata dall’architetto Jacopo Brossa, “castellano” in carica. Il borgo è più antico della stessa Villanova, nato come “ospedale” in epoca medievale, ovvero come ostello per i pellegrini che transitavano sulla via Francigena per recarsi a Roma al cospetto del Papa.
Luogo di confine tra possedimenti di vari signori, Corveglia è stata teatro di lotte anche sanguinose tra i diversi pretendenti al feudo, tanto che si racconta che vaghi ancora tra le mura del castello il fantasma di una delle vittime trucidate nel corso di queste contese. Rimane nella mitologia popolare il racconto degli incontri con lo spirito dello sfortunato decapitato, arrivato fino alle generazioni degli anziani del secolo scorso e utilizzato per spaventare i bambini.
«La cultura è un atto di resistenza – ha detto Max Ponte introducendo lo spettacolo – un’occasione offerta alla vitalità di una comunità ed è per questo che continuiamo a proporla e praticarla anche in luoghi insoliti ma intrisi di storia e di bellezza come questo borgo».
La performance dei due poeti si è snodata come un dialogo interrotto solo dalla musica del sitar che sottolineava le parole sospese nell’aria, quasi fosse un passo a due danzato sul ritmo dei versi in un gioco di rimando tra la voce dei due protagonisti in scena.
Un’interpretazione che ha tenuto la platea attenta, appesa fino all’ultima sillaba, all’ultima immagine evocata dalla fantasia poetica di Ponte e Casulli. Uno spettacolo apprezzato dal pubblico presente che ha applaudito lungamente alla fine della lettura.
Al termine della lettura Maria Anna Butera, presidente della Pro Loco, è stata omaggiata di un mazzo di fiori per salutare il raggiungimento della meritata pensione.