Cerca
Close this search box.
Cgil Berruti Perrone Bortolin
Economia

Cgil, pronto il questionario che misura lo stress da lavoro

L’iniziativa, promossa a livello nazionale, è per ora limitata ai dipendenti del settore commerciale di Poste Italiane

Il questionario

E’ stata illustrata nei giorni scorsi, presso la sede della Cgil, una nuova iniziativa che riguarda lo stress da lavoro. E’ infatti appena partita, a livello nazionale, la somministrazione di un questionario che riguarda il settore commerciale di Poste Italiane, in particolare i direttori degli uffici postali e i consulenti di sala e di filiale.
Il questionario, composto da circa 95 domande, servirà a capire quali sono le situazioni lavorative che determinano le pressioni psicologiche quotidiane a queste due categorie e a trovare le soluzioni più idonee.
Ad illustrare l’iniziativa, oltre a Giorgia Perrone, segretaria provinciale Slc Cgil Asti, erano presenti Patrizia Bortolin, rappresentante sindacale Cgil Poste, e Alessandro Berruti, direttore Inca Cgil.
«I direttori e i consulenti sono coloro che, in prima istanza, subiscono maggiori tensioni – ha esordito Giorgia Perrone – derivanti non solo dalle attività tradizionali ma soprattutto da quelle commerciali (come la vendita di prodotti finanziari, polizze, SIM) o, ancora, dal reperimento di finanziamenti, mutui o cessioni del quinto».

I sintomi dello stress da lavoro

Situazioni che possono provocare ansia, insonnia, disturbi visivi o muscolari. «Vere e proprie malattie professionali – ha sottolineato Alessandro Berruti – ancora poco conosciute e sottostimate». «E’ importante che più persone possibile compilino i questionari – ha continuato Perrone – perché solo così avremo degli indicatori reali sulle sofferenze dei lavoratori e potremo, di conseguenza, approntare le giuste misure di contrasto».

Le domande

Le domande presenti nel questionario sono state redatte da un pool di medici del patronato Inca nazionale, gli stessi medici che avranno poi il compito di valutarli e di verificare la possibile presenza di malattie professionali. L’istituto Di Vittorio, fondazione nazionale della Cgil, si occuperà quindi dell’elaborazione dei dati e delle opportune traduzioni grafiche.
«Occorre però che aderisca il più alto numero possibile di dipendenti di mercati privati di Poste Italiane della provincia astigiana – hanno concluso Patrizia Bortolin e Giorgia Perrone – i questionari rimarranno riservati ed entro fine anno ci saranno i primi risultati dell’indagine che verrà poi estesa agli operatori di sportello e ai portalettere».
Per informazioni e per acquisire il questionario contattare il numero 334/6877409.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale