Cerca
Close this search box.
La sede della Conbipel di Cocconato
Economia

Conbipel, si aprono le porte dell’amministrazione straordinaria

Preoccupati i sindacati che seguono la questione a livello locale: “Temiamo la vendita parziale dell’azienda, che avrebbe conseguenze occupazionali”

La Conbipel verso l’amministrazione straordinaria

Per la Conbipel si aprono le porte dell’amministrazione straordinaria.
L’annuncio è stato dato mercoledì dall’azienda, nel corso della riunione in video conferenza con i sindacati Uiltucs Uil, Filcams Cgil e Fisascat Cisl che seguono la vicenda a livello nazionale, dato che l’azienda conta 1740 dipendenti, di cui oltre 300 lavorano nell’Astigiano, divisi tra la sede e il magazzino di Cocconato e i punti vendita di Asti, presso il centro commerciale “Il Borgo”, e Robella.
L’annuncio è l’epilogo della decisione della storica azienda di abbigliamento – fondata dalla famiglia Massa a Cocconato nel 1958 e ora controllata da un fondo internazionale di investimento – di depositare una richiesta di concordato preventivo “in bianco”. Secondo la procedura doveva essere presentato un piano industriale con l’avvallo del Tribunale di Asti. L’istanza era stata presentata lo scorso marzo e comunicata dall’amministratore delegato Jeff Fardel tramite un comunicato, in cui parlava dell’impegno «a preparare ed implementare un piano di risanamento». Tanto che era cominciata le ricerca di un nuovo acquirente.

I commenti dei sindacalisti

«Il problema è che il potenziale investitore non ha completato l’offerta di acquisto. Da qui l’annuncio dell’amministrazione straordinaria», commenta Francesco Di Martino, segretario generale provinciale Uiltucs Uil, che sta seguendo la vicenda a livello locale con la Filcams Cgil. «Siamo quindi amareggiati – prosegue – per il fallito tentativo di ridefinire gli assetti societari. Di conseguenza il primo passo sarà quello di chiedere l’intervento del Ministero dello Sviluppo economico per agevolare l’amministrazione straordinaria e la ricerca di investitori in grado di sostenere la continuità aziendale. Il rischio è che l’amministrazione straordinaria apra la strada alla vendita parziale dell’azienda. Un‘ipotesi che ci preoccupa molto, perché potrebbe portare a problemi occupazionali».
Molto preoccupato anche Mario Galati, segretario generale provinciale e regionale Filcams Cgil. «Ci dispiace molto che l’offerta di acquisto non sia andata in porto», afferma. «Ora si aprono le porte dell’amministrazione straordinaria, con un amministratore che sarà nominato entro i prossimi 30 giorni dal Tribunale. Certo, offerte di acquisto ci potranno ancora essere, ma il nostro timore è che saranno indirizzate solo ad una parte dell’azienda, con ripercussioni negative a livello occupazionale».
«Di conseguenza – conclude – il primo passo sarà, a livello nazionale, chiedere un incontro con il commissario straordinario».

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Le principali notizie di Asti e provincia direttamente su WhatsApp. Iscriviti al canale gratuito de La Nuova Provincia cliccando sul seguente link

Scopri inoltre:

Edizione digitale