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Economia

Mense scolastiche, il servizio deve essere svolto da Vivenda

Lo ha stabilito nei giorni scorsi il Consiglio di Stato, ribaltando la sentenza del Tar Piemonte datata settembre 2019

Colpo di scena nello scontro legale che, dal settembre 2018, coinvolge tre ditte che si occupano di ristorazione scolastica. Venerdì scorso, infatti, il Consiglio di Stato, che rappresenta il secondo grado della giustizia amministrativa, ha stabilito che il servizio nelle mense delle scuole del Comune di Asti deve essere svolto da Vivenda SpA e non da chi lo sta effettuando attualmente, ovvero il Raggruppamento Temporaneo di Imprese Camst s.c.a.r.l./Dussmann Service s.r.l.
Per comprendere cosa è successo bisogna fare un salto indietro al settembre 2018. Ovvero, a quando l’azienda Vivenda SpA si era aggiudicata il servizio della ristorazione scolastica del Comune di Asti. «Dussmann e Camst, che avevano svolto il servizio fino al precedente anno scolastico e che nell’ultima procedura di gara erano arrivati secondi – spiega Claudia Ferraris, responsabile del servizio Affari legali del Comune – avevano presentato ricorso al Tar Piemonte contro il provvedimento di aggiudicazione del servizio a Vivenda. Aggiudicazione che il Tar, in seguito alla presentazione del ricorso con istanza cautelare, aveva sospeso, per cui l’Amministrazione comunale non aveva potuto procedere alla stipulazione del contratto con Vivenda. Di conseguenza, visto l’imminente avvio dell’anno scolastico 2018/2019, il Comune aveva prorogato il contratto precedente a Dussmann e Camst, che hanno così svolto il servizio per l’intero anno scolastico».
La vicenda giudiziaria è poi proseguita e nel settembre 2019 il Tar del Piemonte ha emesso la sentenza 962 con cui ha annullato l’aggiudicazione dell’appalto a Vivenda Spa. «Di conseguenza – continua l’avvocato Ferraris – Dussmann e Camst hanno lavorato nell’anno scolastico 2019/2020 come aggiudicatari della procedura di gara. Ma, nel frattempo, Vivenda ha fatto appello al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Piemonte. Il Comune di Asti si è costituito in questo giudizio di appello difeso dallo studio legale torinese “Giardini Mazza Sanvido & Associati”. E ora la novità. Il Consiglio di Stato ha emesso nei giorni scorsi una sentenza (n. 8101 pubblicata il 17 dicembre) con cui ribalta la decisione del Tar Piemonte, affermando di fatto che la procedura di gara per la concessione del servizio di ristorazione scolastica del 2018 è stata vinta da Vivenda SpA. L’Amministrazione comunale, quindi, dovrà dare esecuzione alla sentenza del Consiglio di Stato e riaggiudicare il servizio a Vivenda, dopo il necessario nuovo controllo dei requisiti».

Il commento dell’assessore Pietragalla

«Questa gara di appalto – commenta l’assessore comunale all’Istruzione, Elisa Pietragalla – era stata seguita dalla collega Loretta Bologna, che mi ha preceduta in questo incarico. Era una gara che cercava di coniugare la necessità del risparmio con la qualità del servizio e per questo mostra come all’Amministrazione stia a cuore questo settore. Devo dire che, negli ultimi due anni, con Dussmann e Camst è stato fatto un lavoro importante, soprattutto in vista dell’anno scolastico in corso, dominato dall’emergenza sanitaria. Certo, le difficoltà non sono mancate, considerate anche le molteplici normative da rispettare, ma il servizio è sempre stato erogato regolarmente».
«Ora – prosegue – ci troviamo ad operare un cambio di appalto (di cui non conosco ancora le precise tempistiche, ma che non sarà imminente) in un periodo difficile. Ma è una sfida che affronteremo potendo contare sulla professionalità dei nostri uffici».

Le parole del sindaco Rasero

«Come Amministrazione – aggiunge il sindaco Maurizio Rasero – abbiamo fatto un bando pubblico che ha poi visto le aziende coinvolte confrontarsi legalmente. Grazie alle indicazioni del segretario comunale abbiamo sempre seguito e rispettato ciò che emergeva dalle sentenze. Prendiamo atto di quanto stabilito dal Consiglio di Stato e ci auguriamo di impostare con il nuovo interlocutore un lavoro all’insegna della collaborazione, come successo con le ditte precedenti. Questo, infatti, è un ambito in cui bisogna essere capaci di ascoltare, perché sovente ci si confronta anche con le scuole e con i genitori dei bambini che usufruiscono del servizio. Per questo in passato, prima dell’emergenza sanitaria, sono stato protagonista di visite a sorpresa nelle mense per rendermi conto di persona del livello della ristorazione scolastica, senza affidarmi solo a ciò che mi veniva riferito. Controlli che riprenderò non appena sarà finita l’emergenza sanitaria. Concludo dicendo che le famiglie non si devono preoccupare perché il cambio di appalto non provocherà l’interruzione del servizio, che sarà quindi sempre garantito».

Elisa Ferrando

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