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Francesco Di Martino
Economia

Supermercati, domenica mattina lo sciopero dei lavoratori

Proclamato da Cgil e Uil in risposta all’ordinanza del governatore del Piemonte Cirio che non impone la chiusura dei negozi per l’intera giornata di Pasqua

Sciopero la mattina di Pasqua

E’ stato dichiarato dalle categorie sindacali Filcams Cgil e Uiltucs Uil lo sciopero dei lavoratori del commercio alimentare per domenica 12 aprile, il giorno di Pasqua, dall’apertura di negozi e supermercati fino alle 13. Ovvero, fino all’orario indicato nell’ordinanza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, emanata ieri, che impone la chiusura degli esercizi commerciali (ed eccezione di farmacie e parafarmacie) dalle 13 del giorno di Pasqua e per tutta la giornata di lunedì 13 aprile (Pasquetta). Quindi una chiusura che non comprende la domenica mattina “per evitare che tra venerdì e sabato si crei una concentrazione di uscite per gli acquisti”, ha spiegato Cirio. Un’ordinanza a cui Cgil e Uil rispondono con la dichiarazione di sciopero.

La presa di posizione dei sindacati

A paventare il rischio di una forma di protesta era stata anche una nota, firmata ieri (giovedì) dai segretari generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil (rispettivamente Luca Quagliotti, Stefano Calella e Armando Dagna), in cui si ribadiva la contrarietà all’apertura di negozi e supermercati nei due giorni festivi, difendendo al contempo l’ordinanza firmata dal sindaco Maurizio Rasero e da molti altri sindaci astigiani (che ne imponeva la chiusura nei giorni di Pasqua e Pasquetta). Provvedimenti che, però, la Prefettura aveva invitato a ritirare in quanto le ordinanze dei sindaci non possono essere più restrittive dei decreti ministeriali.

Il commento di Di Martino (Uiltucs)

“L’ordinanza della Regione Piemonte – spiega Francesco Di Martino, segretario generale provinciale Uiltucs Uil – è incomprensibile. Aprire la mattina di Pasqua non è utile ai cittadini che in questo periodo, purtroppo, hanno tutto il tempo per fare la spesa. Ed è dannoso per i lavoratori del commercio, cui si rovina questa giornata di festa oltre a quanto faccia già il Covid-19. I lavoratori stanno garantendo (e continueranno a farlo) il servizio ai cittadini tutti i giorni della settimana. Si è persa un’occasione importante per andare incontro a lavoratori impegnati costantemente, anche a rischio della loro salute“.

Le parole di Fabio Favola (Filcams Cgil)

“Al Presidente Cirio è mancato il coraggio di fare la scelta giusta–commenta Fabio Favola, segretario regionale della Filcams Cgil – quella razionale, utile, di disporre la chiusura totale degli esercizi commerciali per Pasqua e Pasquetta, così come noi chiediamo per le domeniche e le altre giornate festive. Ci pare incomprensibile. Tra l’altro – continua – tutta Italia va nella direzione contraria. Regioni e Comuni hanno deciso di consentire alle persone una Pasqua e una Pasquetta di serenità familiare, tenendo chiusi i negozi. Persino le aziende, quelle più attente alle condizioni dei lavoratori e dei clienti, avevano deciso, in autonomia, chiusure pasquali. Nelle domeniche e nei i festivi possiamo e dobbiamo evitare di andare a far la spesa per non incorrere in rischi inutili, perché con un po’ di organizzazione possiamo tranquillamente approvvigionarci nei sei giorni feriali”.

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