La più grande associazione di viticoltori d'Italia, la Vignaioli Piemontesi, ha anche un bilancio da grandi numeri. Soprattutto quelli che misurano l'incremento del fatturato che, in due
La più grande associazione di viticoltori d'Italia, la Vignaioli Piemontesi, ha anche un bilancio da grandi numeri. Soprattutto quelli che misurano l'incremento del fatturato che, in due anni, è cresciuto di oltre il 20% passando dai 10 milioni di euro nel 2012 ai 12,3 milioni del 2014. Dati usciti dall'assemblea generale dei soci a Castagnito nei giorni scorsi. «Anche quest'anno chiudiamo il bilancio in positivo -? ha detto il presidente Giulio Porzio ?- Abbiamo saputo capire e cogliere le opportunità del cambiamento in atto in tutto il mondo, raccogliendo nuove sfide commerciali che ci consentono di perseguire il nostro primo obiettivo: non svilire i prezzi del vino e delle uve, garantendo così un adeguato reddito a chi continua a fare il viticoltore e a custodire colline e paesaggi vitivinicoli primi al mondo ad essere dichiarati Patrimonio dell'Umanità Unesco».
La Vignaioli Piemontesi conta 420 soci di cui 382 aziende individuali e 38 cantine cooperative che rappresentano oltre 6 mila aziende vitivinicole. Da sola, l'associazione rappresenta la produzione del 30% del vino piemontese. Asti è presente con 15 cantine cooperative (la provincia che ne conta di più) e 53 aziende vitivinicole. Nel corso dell'assemblea è stata annunciata la nascita di Nuovimondi, un progetto ambizioso per commercializzare i vini in bottiglia della cooperazione piemontese all'estero. Vignaioli Piemontesi ha stretto accordi con le cooperative diventandone il loro braccio operativo: è nata così una linea di bottiglie che premia la filiera virtuosa della cooperazione. Altra scommessa: il circuito delle Enoteche Noi Vignaioli Piemontesi.
«L'ambizione ?- racconta il direttore Gigi Biestro -? è di aprire una ventina di enoteche nei prossimi tre anni con il nostro marchio in Italia e all'estero, dove si venderanno solo vini e prodotti dei nostri associati». Il format è già collaudato da anni a Castagnito con un'enoteca-vineria (700 etichette di vino, 160 grappe e distillati, 180 prodotti artigianali) e, dal 2013, con il punto vendita di Bricherasio. Dal 2014, Vignaioli Piemontesi è anche editore della rivista Barolo&Co, diretta dal giornalista Giancarlo Montaldo.