La Provincia, che non ne fa più parte, ha deciso di richiamare i suoi 5 dipendenti. Il rischio è che dal primo febbraio il personale sia dimezzato, e l'orario di apertura al pubblico ridotto. Brignolo: «Allo studio soluzioni che mantengano il servizio»
A rischio il futuro della Biblioteca Astense? A lanciare lallarme, lunedì, i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, che, su invito dei lavoratori della biblioteca, hanno chiesto conto alle Istituzioni cittadine riguardo al destino di questo polo culturale della città. La ragione è questa: alla fine di dicembre il Commissario straordinario della Provincia, Alberto Ardia, ha disposto il rientro nellEnte dei 5 dipendenti distaccati presso la Biblioteca. Rientro poi posticipato, con apposita proroga, al prossimo 1° febbraio. Provvedimento dovuto al fatto che, alla fine del 2012, scadeva la delibera 371 del 28 dicembre 2011 con cui la precedente Giunta Armosino aveva disposto di garantire il mantenimento del personale in forza alla Biblioteca, pur non facendone più parte. LEnte, infatti, allinizio del 2012 si era trasformato in Fondazione (di cui fa parte solo il Comune) per effetto della Legge Finanziaria, in base alla quale i Comuni non potevano far parte di più di un consorzio.
«Il provvedimento di ritiro dei dipendenti, se confermato – ha affermato Dino Penso (Uil Fpl) – determinerebbe il sostanziale dimezzamento del personale adibito al servizio con il pubblico. Con quali conseguenza è facile immaginare. In primo luogo una consistente riduzione dellorario di apertura al pubblico (dalle attuali 50 ore e mezza ad un massimo di 32 ore settimanali). Quindi il fatto che la biblioteca non sarà più in grado di garantire i servizi legati al Centro Rete, cioè la catalogazione e linventario del materiale di proprietà delle 39 biblioteche aderenti al centro, di cui lAstense è capofila, che si trovano nei paesi dellAstigiano». «E ancora – ha sottolineato Barbara Tinello – sono a rischio le attività svolte nelle scuole e il servizio Bibliobus, con cui la Biblioteca si rende itinerante a favore di 24 comuni astigiani che ne sono privi, dato che uno dei distaccati è autista del camioncino». Da parte sua Salvatore Bullara (Fp Cisl) ha invece sottolineato come «per la Provincia non ci sarà un risparmio, perché comunque i dipendenti rimaranno in forza allEnte e, anzi, dovranno essere formati per svolgere altre mansioni».
La preoccupazione dei sindacati è legata anche al fatto che, dei sei dipendenti che rimarrebbero, uno sarebbe destinato alla guida del Bibliobus e altri due hanno un contratto in scadenza nel 2014, anno in cui, peraltro, è previsto il trasferimento della Biblioteca nei più ampi locali del Palazzo del Collegio. «Quello che chiediamo – hanno sottolineato i sindacalisti, è un incontro con Comune e Provincia per un ragionamento a 360°, che consenta di capire il futuro della Biblioteca, magari ipotizzando una convenzione che mantenga lo status quo in forza del servizio prestato dalla Biblioteca in numerosi comuni dellAstigiano. Qualora non avessimo riscontri positivi metteremo in atto azioni sindacali e legali in difesa dei lavoratori». Interpellato sullargomento, il sindaco Fabrizio Brignolo precisa: «Non siamo indifferenti sulla questione in quanto, come Amministrazione, abbiamo chiesto noi al Commissario la proroga del provvedimento per poter ragionare sul tema. Stiamo studiando varie ipotesi di sinergie tra Enti che consentano di mantenere il servizio, dato che è impensabile che, con le difficoltà economiche attuali, lAmministrazione possa assumere quei lavoratori».
Elisa Ferrando