Non era mai accaduto che venisse richiesto lintervento del Prefetto per tentare una conciliazione tra il sindacato e i vertici di unazienda. Ebbene è accaduto con lAcquedotto del Monferrato, con sede a Moncalvo, dopo la rottura del tavolo di concertazione che aveva quale oggetto il riconoscimento del premio di risultato relativo allesercizio 2012, che doveva essere erogato a maggio
"Non ci rimane che la strada della mobilitazione". Basta leggere il documento redatto da Cigl e Cisl per comprendere come lo sciopero potrebbe non essere ipotesi così remota tra i lavoratori dellAcquedotto del Monferrato. Non era mai accaduto che venisse richiesto lintervento del Prefetto per tentare la conciliazione tra i vertici del Consorzio con sede a Moncalvo ed i rappresentanti sindacali, dopo la rottura del tavolo di concertazione che ha quale oggetto il riconoscimento del premio di risultato relativo allesercizio 2012, che doveva essere erogato a maggio.
Entro mercoledì, dunque, un nuovo vertice in Prefettura ed in caso di mancato accordo ci saranno ulteriori dieci giorni di tempo per il suo raggiungimento. In caso negativo dallundicesimo potrà essere proclamato lo sciopero rispettando sempre i vincoli che regolano le aziende che forniscono servizi essenziali, come quello idrico integrato.
"Ultima eventualità – interviene Fabrizio Parise della Filctem Cigl – la nostra presa di posizione è supportata dalla larga maggioranza di lavoratori che si sono espressi nellultima assemblea. Al consorzio ed al suo presidente Aldo Quilico chiediamo che rispetti lipotesi di accordo verbale manifestata nei mesi scorsi e riconosceva il premio nella stessa misura dellanno precedente. Accordo poi disatteso ai successivi tavoli dove la cifra è stata più che dimezzata e solo in ultimo aumentata, ma sempre inferiore a quanto originariamente inteso. Peraltro adducendo motivazioni generiche". Il Consorzio aveva comunque previsto a bilancio 2012 questa spesa a favore della novantina di lavoratori attualmente in organico. Costo che, lanno precedente, ammontava a circa 123 mila euro totali.
m.s.