Oggi (venerdì) gli addetti della ristorazione collettiva operanti nei servizi di preparazione e consegna pasti (principalmente in appalto nelle scuole e nelle mense aziendali e interaziendali)
Oggi (venerdì) gli addetti della ristorazione collettiva operanti nei servizi di preparazione e consegna pasti (principalmente in appalto nelle scuole e nelle mense aziendali e interaziendali) incroceranno le braccia per il mancato rinnovo del contratto nazionale atteso da 32 mesi.
Lo sciopero è stato proclamato dai sindacati Filcams Cgil, Uiltucs Uil e Fisascat Cisl. «Parliamo di addetti principalmente delle mense scolastiche e di alcuni fast food – spiega Nicola Defilippis, segretario generale provinciale Filcams Cgil – che ormai da troppo tempo non hanno un contratto aggiornato. Se poi non si sbloccherà nulla, come sindacati siamo pronti a scendere in piazza a marzo con tutti i lavoratori del commercio e dei servizi accomunati da questo problema: oltre alla ristorazione collettiva, parliamo degli addetti di imprese di pulizia, settore turismo, grande distribuzione e terme».
«I nodi principali in discussione – continua Cristiano Montagnini, segretario generale Fiscascat Cisl Asti e Alessandria – vertono sui temi del cambio di gestione, sui permessi per riduzione orario di lavoro ed ex festività, flessibilità oraria e malattia, su cui le controparti hanno avanzato proposte inaccettabili per il sindacato. Senza contare che hanno dichiarato lindisponibilità a erogare aumenti salariali. Le ragioni dello sciopero, quindi, non erano più rinviabili».
e.f.