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Addio alle mega fabbriche, il lavoro si cerca altrove
Economia

Addio alle mega fabbriche, il lavoro si cerca altrove

Stefano Cravero ha cofondato “Tacatì” dopo avere lavorato in giro per il mondo con il Nobel per l’economia Yunus. Un esempio di come con risorse scarse si possano far nascere nuove imprese.

Stefano Cravero ha cofondato “Tacatì” dopo avere lavorato in giro per il mondo con il Nobel per l’economia Yunus. Un esempio di come con risorse scarse si possano far nascere nuove imprese. «Una strada – comincia Stefano – è quella di concentrarsi su attività web ma per questo occorre creare un "ecosistema" in cui i professionisti non solo informatici si possano incontrare. Penso ad uno spazio di co-working magari negli immobili astigiani inutilizzati». E far partire anche da noi la terza rivoluzione industriale. Che è già cominciata se si pensa all’ingegnere neozelandese che ha appena messo a punto un esoscheletro da stampare direttamente sul braccio, in caso di fratture, al posto dei tradizionale gesso. «Ognuno – continua Stefano – potrà "scaricarsi" da internet il prodotto che vuole e stamparlo su una stampante 3D. Siamo agli albori ma la strada è segnata con potenzialità enormi che qualunque città del mondo può decidere di cogliere».

Opportunità in cui anche il credito deve giocare un ruolo. «Per sua natura il microcredito serve per permettere alle persone non bancabili come i giovani con idee ad alto potenziale di accedere al credito per aprire un’attività. Serve una spinta delle fondazioni visto che questi saranno i loro futuri clienti». «Le persone avranno sempre bisogno – chiude Stefano – di prodotti e luoghi in cui produrli. Ma nessuno costruirà più mega fabbriche centralizzate. L’importante è capirlo e fare altro». Intanto le amministrazioni sono assaltate da richieste di aiuto e rispondono con l’attivazione di borse lavoro. «La cosa più semplice e facilmente vendibile agli elettori ma non penso che possa essere sostenibile – chiude Stefano – se non si creano nuove aziende o nuove attività non si uscirà mai dall’emergenza. Ogni giorno chiudono piccole aziende o commerci. Puoi ridurre il costo del lavoro quanto vuoi ma poi la gente non avrà più soldi per comprare nulla».

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