Accorpamento della Camera di Commercio in stand by. La riunione informale di membri di Giunta e consiglio camerale – convocata mercoledì per attuare un confronto sulle possibilità di unione con
Accorpamento della Camera di Commercio in stand by. La riunione informale di membri di Giunta e consiglio camerale – convocata mercoledì per attuare un confronto sulle possibilità di unione con altri Enti camerali piemontesi in obbedienza al Piano di riordino del Governo, che prevede la diminuzione da 105 a 60 Enti in Italia – è stata infatti sconvolta da un nuovo punto all'ordine del giorno. Ovvero, la notizia che è in circolo una nuova bozza del decreto attuativo di riordino degli Enti camerali – la cui approvazione da parte del Consiglio dei Ministri, mercoledì, è stata ancora una volta rinviata – diversa da quella di cui si era sentito parlare finora. A lanciare l'allarme il vice presidente dell'Ente camerale Maurizio Rasero.
«A Roma – afferma – sta circolando una bozza del decreto attuativo sul riordino delle Camere di Commercio diversa da quella che conoscevamo. Ovvero, che prevede di "spolpare" gli Enti camerali dei loro principali compiti, tra cui la promozione, assegnando loro solo la gestione dei Registri delle imprese. Di fatto, quindi, cancellandoli, perché privati dei loro compiti principali. Sul tema si è tenuta una riunione nei giorni scorsi tra i presidenti piemontesi delle Camere di Commercio, che hanno deciso di scrivere una lettera al presidente di Unioncamere nazionale affinché affronti la questione con il Governo. Di conseguenza, ad oggi ogni considerazione sull'accorpamento dell'Ente camerale astigiano è prematura, in quanto dobbiamo prima attendere gli sviluppi sulla vicenda, per vedere se il Governo porterà in Consiglio dei Ministri questo testo o lo sottoporrà a modifiche».
e.f.