«Il Piano nazionale Transizione 4.0 è un’occasione unica per le imprese italiane che vogliano cogliere le opportunità legate all’innovazione e alla digitalizzazione, soprattutto nel contesto odierno fortemente provato dalla pandemia e dalla recente crisi russo-ucraina».
Con queste parole Gian Paolo Coscia, presidente della Camera di Commercio di Alessandria – Asti, ha presentato ieri (lunedì) alcune iniziative messe a punto dall’Ente camerale in questo ambito, dove peraltro sono diverse le misure attuate dal Governo nel Piano Transizione 4.0 e dal Piano Nazionale di Resilienza e Ripartenza (PNRR).
Il presidente Coscia ha innanzitutto fotografato la situazione attuale. «Le nuove tecnologie – ha sottolineato – sono state adottate solo dal 10% circa delle aziende alessandrine e astigiane (industrie chimiche e meccaniche in testa), nonostate i benefici apportati. Le aziende del territorio utilizzano principalmente software gestionali e sensori per monitorare la produzione, e solo una su dieci servizi di cloud computing (2 su 10 durante il lockdown e nel post-pandemia il dato tende a ritornare al pre-pandemia). Per gli imprenditori del nostro territorio, infatti, il principale ostacolo all’innovazione sono le risorse economiche insufficienti (la maggior parte delle aziende ha speso meno di 15mila euro, nel 2019, per il digitale e nel 2020 l’investimento è diminuito ancora)».
Il bando
Proprio per ovviare a questa carenza la Camera di Commercio di Alessandria – Asti ha messo a punto un bando per la concessione di contributi a fondo perduto, per un valore complessivo di 500mila euro.
Le risorse sono a disposizione delle micro, piccole e medie imprese con sede o unità locale nelle province di Alessandria e Asti che abbiano effettuato interventi mirati all’introduzione di nuovi modelli di business 4.0. Intervenendo, così, sia a sostegno delle spese di consulenza e formazione, sia per l’acquisto di software ed applicativi, funzionali all’introduzione delle cosiddette tecnologie abilitanti 4.0.
Le imprese, a fronte di un investimento minimo di 3mila euro, potranno presentare domanda e ottenere fino a 5mila euro di contributo, oltre a premialità in caso di particolari condizioni (imprese femminili, presenza di persone diversamente abili in qualità di titolari o nella compagine societaria, imprese con rating di legalità).
Le scadenze
Il bando partirà giovedì 19 maggio e scadrà il 31 dicembre. Ammesse le spese, fatturate e quietanzate (per interventi già realizzati) dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022. «Il fatto che siano ammesse a finanziamento le spese per interventi già realizzati – ha commentato Roberta Panzeri, segretario generale dell’Ente camerale – va nell’ottica di prevedere una fase unica, semplificando le procedure».
Il bando e le informazioni utili per parteciparvi sono reperibili nella sezione “Amministrazione trasparente” del sito internet http://www.aa.camcom.it. Sarà possibile inviare l’istanza tramite la piattaforma dedicata delle Camere di commercio italiane “Webtelemaco”.
«Questo bando per contributi a fondo perduto – ha continuato il presidente – prosegue nel solco dei precedenti interventi a favore dell’innovazione e la digitalizzazione per le imprese del nostro territorio. Siamo sempre vicini alle realtà economiche di tutti i settori e vogliamo esserlo ancora di più con un intervento tangibile a favore dei piani di sviluppo e di consolidamento che gli imprenditori delle nostre due province porteranno avanti».
Le altre iniziative
Questa iniziativa è inserita in un ventaglio di interventi che la Camera di Commercio di Alessandria – Asti ha programmato per quest’anno, in continuità con la progettazione oramai pluriennale su queste tematiche.
«Stiamo realizzando – ha ricordato Coscia – un ampio spettro di interventi» il presidente dell’Ente camerale. Abbiamo appena terminato un percorso seminariale di 18 incontri sui temi del digitale per lo sviluppo del business e ne stiamo organizzando un altro sulle tecnologie abilitanti (il 7 giugno si terrà il seminario sui “Big Data” e il 27 giugno quello sulla cyber-sicurezza). A questo filone formativo si affiancano le iniziative per supportare la digitalizzazione e rendere più “smart” le relazioni con la Pubblica Amministrazione, quali l’innovativo cassetto digitale d’impresa, all’interno del quale gli imprenditori gratuitamente, tramite un qualunque device, possono trovare i documenti della propria impresa ed altri servizi quali la fatturazione elettronica, la firma elettronica e non da ultimo il rilascio dello SPID (sistema pubblico di identità digitale) che le recenti normative prevedono come chiave principale per l’accesso a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione. Infine rammento alcuni servizi specifici del nostro Punto Impresa Digitale in tema di assessment per la rilevazione del livello di digitalizzazione dell’impresa».