Parla il consulente Luca Matteja che è stato a fianco delle aziende piegate dall’alluvione del 1994 e che ora potrebbero essere costrette a restituire i rimborsi incassati – molto tardi – per rimettersi in piedi
«Questa “partita” si poteva chiudere almeno cinque anni fa, se non addirittura prima, proponendo una transazione all’Inps e all’Inail ma nessuno, al di fuori degli imprenditori, ha voluto sostenere questa soluzione. E adesso le aziende, dopo un vero e proprio calvario giudiziario, rischiano la chiusura».
A parlare è Luca Matteja, consulente aziendale che in passato e per molti anni aveva seguito le vicende di decine di aziende alluvionate del Piemonte; l’argomento è l’annullamento da parte della Corte di Cassazione delle prime sentenze di rimborso di Inps e Inail alle aziende che negli anni subito dopo l’alluvione del 1994 avevano pagato il 90% in più di contributi previdenziali ritenendo le domande presentate in ritardo.
Queste aziende avevano pagato tutto negli anni post alluvione, sono dovute andare dai giudici per farsi riconoscere il rimborso, lo hanno incassato 4-5 anni fa e ora dovrebbero nuovamente restituirlo.
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Daniela Peira