Agli Astigiani piace il gioco e piace fare debiti. Sempre di più. O almeno questa è la fotografia impietosa appena scattata dalla Cgia di Mestre. Che disegna Asti come la provincia che più si è
Agli Astigiani piace il gioco e piace fare debiti. Sempre di più. O almeno questa è la fotografia impietosa appena scattata dalla Cgia di Mestre. Che disegna Asti come la provincia che più si è indebitata negli ultimi sei anni. Con oltre il cinquanta per cento di incremento. Così crescono a vista docchio mutui e prestiti con banche e finanziarie. Non sempre per far fronte all'acquisto della casa o alla ristrutturazione dellimmobile, per comperare unauto o una moto.
Spesso infatti la via del debito viene percorsa anche per far quadrare i conti alla fine del mese o persino per il gioco dazzardo. Abitudine per la quale, lo ricordiamo, siamo tra i più scaldati dItalia. La situazione di partenza non era così drammatica, vedendo infatti un cittadino piemontese indebitato per 15.634 euro a fronte della media nazionale di ventimila. Ma dall'inizio della crisi il quadro sta diventando sempre più fosco. Sempre di più si ricorre alle finanziarie per illudersi di mantenere il precedente livello di consumo.
Se Novara è la provincia piemontese con lo stock peggiore, con 20.534 di passivo (+37,1) pessima 34° posto in Italia; gli astigiani hanno pensato bene di battere un piccolo record. Negativo. Infatti nei sei anni della grande crisi siamo stati quelli che hanno fatto segnare lincremento maggiore (+50,8%) alla voce soldi chiesti in prestito. Cinquanta centesimi in più di debito ogni euro di indebitamento. Percentuali che sarebbero sostenibili e magari positive in caso di richieste per investimenti o nuove attività ma che nello stallo attuale sono ben più di un campanello dallarme. Rischiano di essere un ennesimo rintocco di campana per la nostra economia.
l.p.