Per tre giorni Asti sarà la capitale di Agriturist, l'associazione di categoria che fa capo a Confagricoltura e raccoglie il maggior numero di aziende agrituristiche in Italia. Da martedì a
Per tre giorni Asti sarà la capitale di Agriturist, l'associazione di categoria che fa capo a Confagricoltura e raccoglie il maggior numero di aziende agrituristiche in Italia. Da martedì a giovedì, infatti, un centinaio di delegati si incontreranno per fare il punto sul comparto, analizzare criticità e potenzialità, vagliare le sue evoluzioni e individuare i progetti più adeguati di valorizzazione e promozione. Soprattutto alla luce dei nuovi strumenti di comunicazione. A sintetizzare tutto ciò è il tema del forum: «Condividi l'accoglienza: l'agriturismo tra cultura, cibo, paesaggiom nell'era del web».
«Secondo la più recente indagine Istat disponibile -rivela Cosimo Melacca, presidente nazionale Agriturist- in quindici anni le strutture agrituristiche in Italia sono aumentate del 150% arrivando ad essere oltre 20 mila per un valore economico di più di 1 miliardo di euro. Dati e numeri di tutto rispetto che impongono agli operatori di aggiornare costantemente il loro approccio verso i loro turisti di riferimento». L'accoglienza dei delegati avverà all'Università astigiana sabato, con i saluti del sindaco di Asti e del Vescovo e poi il trasferimento all'agriturismo Tenuta Montemagno dove si terranno sessioni a tema e saranno discussi i vari argomenti in scaletta: dal marketing di territorio ai prodotti tipici, dall'offerta culturale ai contenuti digitali, dalla tutela del paesaggio alla difesa dell'ambiente fino alla sinergia tra turismo e agricoltura.
A chiudere il forum giovedì sarà direttamente il presidente di Confagricoltura Mario Guidi. Attesa anche la visita del viceministro delle politiche agricole Andrea Olivero. «E' importante che il Piemonte e Asti ospitino il Forum di Agriturist -commenta Fiorella Riminato direttrice di Agrituris Piemonte- soprattutto in vista dell'Expo di Milano e della candidatura Unesco dei paesaggi vitivinicoli piemontesi. Ne va delle vocazioni turistiche della regione e della provincia astigiana che è patria di eccellenze enogastronomiche, culturali, storiche e paesaggistiche indiscuss econ potenzialità ancora tutte da scoprire».