Giovedì scorso il responsabile regionale della Casa del Consumatore Stefano Santin è stato ospite della trasmissione televisiva "Mi manda Rai Tre" in qualità di consulente in materia
Giovedì scorso il responsabile regionale della Casa del Consumatore Stefano Santin è stato ospite della trasmissione televisiva "Mi manda Rai Tre" in qualità di consulente in materia bancara e finanziaria. Il discorso si è incentrato principalmente sui cosidetti "conti dormienti" che giacciono inutilizzati presso le banche. Tutte le province d'Italia sono interessate dal fenomeno, compresa quella di Asti dove, solo alla Cassa di Risparmio della nostra città, ci sono ben 73 rapporti potenzialmente dormienti, quindi prossimi al conferimento al Fondo statale e altri 62 rapporti bancari già conferiti al Fondo della Consap. Questo solo alla Cassa di Risparmio di Asti che ha pubblicato l'ultima lista il 31 maggio 2014, ma certamente altri conti dormienti "riposeranno" presso le altre banche cittadine.
Cosa significa "conto o libretto dormiente?" Semplicemente che da almeno dieci anni non viene più movimentato in nessun modo e rimane, quindi, inutilizzato. Che fine fanno questi soldi? Secondo una normativa del 2007 le somme, un tempo trattenute dalle banche stesse, devono oggi affluire in uno speciale fondo destinato alle vittime dei reati finanziari, creato appositamente per risarcire il risparmio frodato, ma realmente mai diventato operativo. Molti di questi conti o libretti sono legati ad eredità mai ritirate. A questo punto, chi avesse sentore dell'esistenza di un conto corrente o di un libretto che avrebbe dovuto ricevere in eredità ma che non ha mai incassato, come puoi procedere per fare una verifica?
«E' necessario bussare alla porta della società pubblica Consap – ha spiegato il responsabile regionale della Casa del Consumatore Stefano Santin – che è la società incaricata dal Ministero del Tesoro della gestione delle domande di rimborso dei conti dormienti. Il risparmiatore deve innanzitutto verificare se è realmente titolare o erede di un rapporto dormiente. Per farlo – prosegue Stefano Santin – deve inserire anche solo alcuni dati sul sito della Consap. Se si scopre di essere titolari o eredi di un conto, allora bisognerà compilare un modulo di rimborso. La pratica dev'essere corredata da una serie di altri documenti attestanti la titolarità della richiesta. I tempi di rimborso possono essere lunghi. A volte si deve attendere anche un anno. Se non si procede alla richiesta i risparmi saranno incamerati dallo Stato per sempre e non più restituiti».
Ma questo non è tutto. Esiste anche un'altra problematica. Lo stesso Stefano Santin ci conferma che analizzando il sito Consap ha notato che nella provincia di Asti emergono "14 posizioni di polizze assicurative scadute e non incassate dai rispettivi titolari. Il dato interessante riguarda le date di nascita: ci sono titolari anziani residenti nei paesi della provincia. Pertanto potrebbero essere all'oscuro che i propri risparmi sono stati considerati dormienti e versati al fondo". Che bella sorpresa, quando lo scopriranno! La Casa del Consumatore offrirà assistenza al fine di rientrare in possesso dei propri risparmi altrimenti persi per sempre.
f.d.