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Economia

Aumentano le tariffe taxi, il cliente
tipo è l'anziano che non vuole il bus

La Giunta comunale ha deliberato l'aumento delle tariffe dei taxi dopo 5 anni dall'ultimo ritocco. A fronte di una richiesta dei tassisti di 10 ? per la corsa minima, l'amministrazione ha

La Giunta comunale ha deliberato l'aumento delle tariffe dei taxi dopo 5 anni dall'ultimo ritocco. A fronte di una richiesta dei tassisti di 10 ? per la corsa minima, l'amministrazione ha concordato una tariffa di 8,50 euro? (fino ad oggi si pagavano 6 ?euro?) mentre lo scatto iniziale del servizio passa da 3 a 4 ?euro. Per quanto riguarda i servizi urbani la prima tariffa chilometrica passa da 0,75 euro?? al Km a 0,90 euro??, mentre la prima tariffa minutaria aumenta da 22,50 euro? all'ora a 25,70 euro?. Ritocco anche sui servizi urbani o extraurbani in partenza con il passeggero (la seconda tariffa chilometrica passa da 1,52 euro? al Km a 1,80 euro? mentre la seconda tariffa minutaria aumenta da 22,50 ? all'ora a 25,70 ?). Per ogni collo trasportato dal taxi il costo passa da 0,50 euro? a 1 ?euro; per ogni animale trasportato si paga 1,50 ?euro (un aumento di 50 centesimi rispetto alla scorsa tariffa); il supplemento notturno passa da 2? a 3 euro? mentre resta invariato il costo del trasporto degli sci (1 ?euro).

In particolare la prima tariffa si applica quando il cliente chiede sia l'andata che il ritorno per una determinata destinazione mentre la seconda si applica quando il taxi torna "vuoto". In generale la tariffa minima è quella più applicata per le corse in città ed è comprensiva dello scatto iniziale. La domanda nasce quindi spontanea: che tipo di utenza è quella che prende il taxi ad Asti? «Pochi turisti ma tanti anziani, in particolare quelli che chiedono di essere accompagnati all'ospedale e che preferiscono non utilizzare i bus – spiega Daniele, 31 anni, tassista da 3 anni e mezzo e il più giovane astigiano a svolgere questa professione – Certo, di tanto in tanto ci sono anche quelli che perdono il treno o gente che arriva da fuori ma non sono i clienti più abitudinari che abbiamo».

Sul territorio comunale sono in servizio 18 taxi (si possono prendere in piazza Marconi o piazza Alfieri oppure chiamando il servizio al numero 0141/592722) ma, secondo l'opinione degli stessi autisti, sono fin troppi rispetto al numero degli utenti se si considera che mediamente, tra una corsa e l'altra, possono passare anche fino a 4 ore (l'attesa minima è di un'ora e mezza). «Probabilmente una decina di taxi sarebbero più che sufficienti per una città come Asti – spiegano alcuni tassisti – Ad oggi, in ogni caso, non si lavora molto con i turisti anche perché la maggior parte degli hotel è nel centro storico, abbastanza vicino alla stazione».

Daniele, ad esempio, non pensa di fare il tassista per tutta la vita: troppe incertezze, costi vivi che aumentano e, in definitiva, sconsiglia ad un giovane di scegliere questa professione. «L'unica cosa positiva è che nessuno può lasciarti a casa se fai il tassista – ci spiega – ma la crisi si sente perché non facciamo un servizio indispensabile e quindi a fine mese, se si deve tagliare qualcosa per risparmiare, si taglia anche sui taxi». Tra i vantaggi di essere tassisti ad Asti c'è però quello della sicurezza. «Faccio spesso la sera, anche fino a mezzanotte, e non mi è mai successo nulla – commenta Nino Russo, 43 anni, ex violinista, ex geometra e oggi tassista – Per quanto riguarda la sicurezza siamo tranquilli, non c'è che dire»

Riccardo Santagati

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