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Economia

BCube: ripresa la trattativa con FCA, ma con lo spettro dello sciopero

La Cgil, preoccupata per i 210 posti di lavoro a rischio nell’azienda di Villanova, ha proclamato la mobilitazione per giovedì 11 giugno

BCube, la Cgil ha proclamato lo sciopero

E’ ripresa ieri (lunedì) la delicata trattativa tra la BCube, azienda di Villanova specializzata in logistica integrata, e FCA (Fiat Chrysler Automobiles) per il rinnovo della commessa del gruppo automobilistico presso lo stabilimento astigiano. Ma con lo spettro dello sciopero già proclamato dalla Cgil, insieme alle categorie sindacali interessate (Filt e Fillea), nel caso in cui non si arrivasse ad un accordo.
La Camera del Lavoro di Asti continua infatti a manifestare una forte preoccupazione nei confronti dell’azienda astigiana, attiva dal 1973, che fa parte della multinazionale fondata nel 1952 con sede a Casale Monferrato.

La situazione

Ad inizio maggio, infatti, la BCube ha annunciato al sindacato che da fine giugno sono a rischio 210 posti di lavoro su un totale di circa 380 dipendenti. Il 30 giugno scadrà infatti la commessa con FCA, con cui l’azienda villanovese lavora da anni, la cui trattativa di rinnovo è partita con molte difficoltà. Una commessa molto importante, dato che è una delle due su cui lavora l’azienda, tanto che il mancato rinnovo provocherebbe appunto la perdita di tutti quei posti di lavoro.
«Come Cgil – ricorda Luca Quagliotti, segretario generale provinciale Cgil – abbiamo immediatamente attivato i canali istituzionali necessari, che hanno portato all’incontro ufficiale in Prefettura del 28 maggio, in seguito al quale si sono aperte le trattative tra BCube e FCA, che però non hanno portato ad alcun accordo».
«Per questo motivo – continua – abbiamo indetto venerdì scorso un presidio sotto la Giunta regionale del Piemonte (dopo quello di mercoledì davanti allo stabilimento, dove abbiamo accesso un lumino per ognuno dei 210 lavoratori a rischio). Presidio cui è seguito l’incontro con l’assessore regionale ai Trasporti Marco Gabusi e, su delega dell’assessore Elena Chiorino, il dirigente dell’assessorato al Lavoro Alberto Anselmo».
Al termine del confronto, la Regione si è impegnata ad attivarsi presso FCA e BCube per cercare di dare un impulso positivo alla trattativa. «Nonostante questo impegno – evidenzia – rimangono, però, alte le preoccupazioni da parte della Rsu aziendale e da parte nostra. Il tempo scorre ed è evidente che a pochi giorni dalla scadenza rimangono molto elevate le possibilità che FCA abbandoni il sito».

La richiesta del tavolo di crisi

Di conseguenza la Cgil ha deciso di inviare, venerdì scorso, all’Assessorato al Lavoro della Regione Piemonte la richiesta dell’apertura con urgenza di un tavolo di crisi. Nel pomeriggio dello stesso giorno il sindacato è stato contattato dalla direzione di BCube che ha comunicato la riapertura, nella giornata di ieri, delle trattative con FCA, che dovrebbero concludersi, al più tardi, domani (mercoledì).
«Una comunicazione che apre una prospettiva nuova per il sito e ridà speranza ai lavoratori impegnati sulla commessa – conclude Quagliotti – ma che non può bastare a tranquillizzarci, dopo settimane di incertezze, tensioni, rinvii ed aperture. Per questo motivo, insieme alle Rsu e alle categorie interessate, abbiamo indetto lo sciopero di giovedì 11 giugno. Con la premessa, però, che, in caso di raggiungimento entro mercoledì di un accordo soddisfacente tra BCube e FCA, verrà sospeso. E, solo dopo una valutazione positiva dell’accordo con i lavoratori del sito, revocato. In caso contrario, partirà invece lo sciopero ad oltranza».

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