Si può porre la parola “fine” in merito alla vertenza che ha riguardato la Blutec Asti – BU Lighting (divisione illuminazione), azienda di fanaleria per auto in amministrazione straordinaria dal 2019. La società passerà infatti alla torinese Deltats attraverso la sua controllata Sirion.
Lo hanno comunicato i commissari straordinari Andrea Filippo Bucarelli, Giuseppe Glorioso e Fabrizio Grasso dopo il pronunciamento da parte del Tribunale Amministrativo Regionale. Sì, perché la procedura di trasferimento dello stabilimento alla torinese Deltats, che si era aggiudicata l’asta competitiva di vendita, aveva subito nelle scorse settimane una battuta d’arresto.
Per comprendere la vicenda è necessario fare un salto indietro al settembre 2022, quando era stata avviata l’asta competitiva per l’assegnazione dello stabilimento astigiano sulla base di tre criteri: il prezzo offerto, gli impegni occupazionali, il piano industriale.
Alla gara pubblica avevano partecipato la Deltats e un’altra società, con la prima che si era aggiudicata, lo scorso marzo, l’asta.
Subito dopo l’aggiudicazione, la società contendente aveva però presentato due distinti ricorsi contro la gestione commissariale: uno al Tribunale Civile di Torino e l’altro al TAR del Piemonte, chiedendo la sospensione dell’atto di trasferimento al nuovo acquirente.
I tre commissari avevano così comunicato alle organizzazioni sindacali di aver congelato gli atti funzionali alla vendita fino al pronunciamento dei Tribunali interessati.
«Entrambi i procedimenti di impugnazione – fa ora sapere la Fim Cisl, il sindacato più rappresentato in azienda – si sono risolti pochi giorni fa a favore della procedura, e pertanto giovedì 27 luglio è stato sottoscritto il contratto di vendita del ramo di azienda che avrà efficacia dal primo settembre».
Il piano di investimenti
Partiranno quindi gli investimenti annunciati da Deltats/Sirion per realizzare il piano industriale che prevede la riconversione del sito secondo i canoni della transizione ecologica e della sostenibilità. Un piano di investimenti da oltre 3 milioni di euro per il rifacimento degli impianti, la revisione delle attrezzatture e l’ammodernamento dei processi produttivi, anche attraverso l’impiego di nuove tecnologie e strumenti informatici (secondo i canoni dell’industria 4.0). Il nuovo progetto industriale coinvolgerà tutti i 99 dipendenti attualmente in organico.
Il commento di Salvatore Pafundi (Fim Cisl)
«Come sindacato – commenta Salvatore Pafundi, segretario generale provinciale Fim Cisl – presteremo la massima attenzione durante tutte le fasi di avanzamento del progetto di rilancio, specificatamente dal punto di vista delle strategie industriali e commerciali, dei programmi operativi e di sviluppo, degli investimenti e dei criteri di organizzazione, con particolare attenzione al mantenimento dei livelli occupazionali».
Il sindacalista non nasconde la soddisfazione. «Con la giornata oggi – conclude – si chiude una vicenda travagliata durata quattro anni. È importante ricordare che nel corso dell’amministrazione straordinaria i lavoratori hanno profuso il massimo impegno, nonostante le difficoltà e le perdite salariali. Sono stati in grado di salvaguardare la capacità produttiva e mantenere le commesse nonostante la pandemia, la carenza delle materie prime, il caro energia, la guerra e, per ultimo, il ricorso amministrativo».
Giunti a questo punto, ringrazio i commissari e i loro collaboratori per il prezioso lavoro svolto in sinergia con le organizzazioni sindacali e la Rsu».