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Blutec incontro Deltats e sindacati
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Blutec, investimenti da 3 milioni di euro per il rifacimento degli impianti

Salvatore Pafundi (Fim Cisl): «Soddisfatti del nuovo piano industriale. Chiediamo la piena occupazione»

Sono previsti investimenti da 3 milioni di euro per la riconversione dello stabilimento Blutec di Strada Cascina Cauda.
A garantirli il piano industriale della nuova proprietà, la DeltAts di Torino, in occasione, mercoledì, dell’incontro con i sindacati e i commissari straordinari Andrea Filippo Bucarelli, Giuseppe Glorioso e Fabrizio Grasso. Sì, perché l’azienda di fanaleria per auto è stata acquisita dopo essere stata in amministrazione straordinaria dal 2019.
A rappresentare la proprietà l’imprenditore Valerio Cazzago, mentre da parte sindacale erano presenti i segretari generali territoriali Salvatore Pafundi (Fim Cisl), affiancato da Tino Camerano della segreteria regionale, quindi Silvano Uppo (Uilm Uil) e Vito Carelli (Fiom Cgil), insieme ai componenti della Rsu.

Le parole di Pafundi (Fim Cisl)

«La nuova proprietà – riferisce Salvatore Pafundi – ha esposto il piano industriale che, di fatto, prevede la riconversione dello stabilimento secondo i canoni della transizione ecologica e della sostenibilità, ad esempio con l’installazione di pannelli fotovoltaici sul tetto che consentano di produrre parte dell’energia necessaria alla produzione. Ha parlato di investimenti importanti da oltre 3 milioni di euro per il rifacimento degli impianti e la revisione delle attrezzature. Inoltre ha evidenziato la necessità di rimodernare i processi produttivi, anche attraverso l’impiego di nuove tecnologie e strumenti informatici (secondo i canoni dell’industria 4.0)».

Il personale

Durante l’incontro si è parlato ovviamente anche di personale.
«Nei piani della società – continua – il nuovo progetto industriale necessita l’impiego di 95 dipendenti rispetto ai 104 attualmente in organico. Come Fim abbiamo chiesto un ulteriore sforzo nell’assorbire tutti i lavoratori senza alcuna esclusione. Per il resto, ho ribadito che gli investimenti strutturali ed organizzativi rappresentano la priorità. A questo proposito la proprietà dovrà garantire la verifica dell’avanzamento dei lavori in appositi incontri con cadenza periodica».
Positive le sensazioni sul recepimento delle richieste. «Cazzago e i suoi consulenti – informa – hanno recepito le richieste avanzate e si sono riservati di dare un riscontro nel prossimo incontro che si terrà martedì 28 marzo. Speriamo che la nostra richiesta di piena occupazione si concretizzi, fatta salva, in sede di transazione individuale, la possibilità del dipendente di non accettare. In questo caso si tratterebbe di un esubero volontario».

Il commento di Tino Camerano

Soddisfatto Tino Camerano, segretario Fim Cisl Piemonte. «La presentazione della società e del progetto di rilancio – afferma – è stato convincente e credibile. Altrettanto apprezzata è stata l’apertura rispetto alla richiesta di garantire la totale occupazione. E’ stato premiato il lavoro svolto fino ad ora da parte della Rsu Fim e della Fim Cisl territoriale.
Non va però dimenticato il ruolo dei commissari che sono stati in grado, nonostante le difficoltà e gli imprevisti, di governare la procedura e trovare un acquirente».

Il ruolo delle maestranze

Pafundi ricorda, a questo proposito, il ruolo delle maestranze. «I lavoratori – sottolinea – sono stati in grado, in questi anni, di salvaguardare la capacità produttiva, di soddisfare il cliente e tenerlo legato alla fabbrica. Grazie agli investimenti illustrati e alla capacità industriale lo stabilimento astigiano potrà riconquistare importanti pezzi di mercato come in passato e distinguersi da vera eccellenza nel settore dell’automotive».

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