Continua lattività dello sportello SOS Amianto, aperto da fine aprile presso la sede dellassociazione di categoria Api Asti, che comprende circa 200 piccole e medie imprese astigiane. Lo
Continua lattività dello sportello SOS Amianto, aperto da fine aprile presso la sede dellassociazione di categoria Api Asti, che comprende circa 200 piccole e medie imprese astigiane. Lo sportello, nato dalla collaborazione tra Api e ONA (Osservatorio Nazionale Amianto, presieduto dallavv. Ezio Bonanni), fornisce informazioni di vario tipo, consulenza sanitaria e legale, e mette a disposizione la rete costituita da imprese iscritte allApi disponibili ad effettuare lo smantellamento dellamianto da edifici civili e industriali (con la possibilità di aderire ai finanziamenti ad hoc messi a disposizione dalla Cassa di Risparmio di Asti). Inoltre offre lopportunità di completare la procedura fornendo indicazioni sulle tipologie di nuova copertura (pannelli fotovoltaici, lamiera grecata, pannelli coibentati).
Diverse le telefonate e le manifestazioni di interesse pervenute in questi mesi allufficio che, spesso, hanno portato allo svolgimento dei lavori. «Ci siamo rivolti allo sportello agli inizi di maggio – spiega Roberto Gobbato, astigiano che ha usufruito delliniziativa – approfittando dellopportunità di poter smaltire lEternit e di installare pannelli fotovoltaici in ununica soluzione. Di conseguenza sono venuti a casa nostra contemporaneamente un tecnico per lo smaltimento amianto e un installatore per il fotovoltaico: insieme hanno effettuato vari rilievi che sono stati utilizzati per compilare un preventivo molto dettagliato che ci hanno consegnato allo sportello. In conclusione, possiamo dirci molto soddisfatti di come hanno seguito la nostra pratica in quanto i preventivi di tempi e costi sono stati rispettati in pieno».
Soddisfatto anche un altro privato cittadino che si è rivolto allo sportello per smantellare una tettoia in eternit, risalente allinizio degli anni Ottanta, nella casa di campagna. «Mi hanno dato nominativi di diverse ditte specializzate in questo campo, tra cui ho effettuato la mia scelta», afferma. «Nel giro di due settimane la ditta ha effettuato il lavoro procedendo allo smaltimento con la dovute autorizzazioni, rilasciandomi ampia certificazione in merito».
Per chi fosse interessato a smantellare lamianto è anche importante ricordare che la detrazione del 50% sulle spese per gli interventi di ristrutturazione vale anche per la rimozione delleternit dagli edifici. Per questa tipologia di intervento, infatti, valgono i criteri generali previsti dal bonus fiscale prorogato fino al 31 dicembre di questanno nelle scorse settimane dal decreto 63 del 2013. Dunque le spese per lo smaltimento di eternit, amianto o asbesto su edifici privati ad uso abitativo possono essere sottoposte alla detrazione entro un tetto massimo di 96 mila euro. Lo sgravio viene poi ripartito in 10 rate annuali: la prima scatta nello stesso anno di attuazione dellintervento di bonifica.
Linclusione di questi interventi tra quelli previsti dal bonus dipende dal fatto che la rimozione del materiale cancerogeno è da considerarsi come intervento di ristrutturazione. Di conseguenza, se ad esempio la rimozione delleternit avviene dal tetto della propria abitazione, non dovrà essere accompagnata da nessun altro tipo di intervento (sostituzione delle tegole, dei canali di scolo…) per potervi rientrare. Per dimostrare lavvenuta esecuzione dei lavori e la spesa effettiva da sottoporre alla detrazione si deve fare riferimento agli interventi riportati nel Documento di inizio attività (Dia). Se lintervento si inquadra in un contesto di cantiere è obbligatorio comunicare alla Asl competente le informazioni sulla sicurezza. Nei condomini, invece, è lamministratore a dover certificare il rispetto degli obblighi di legge sulla sicurezza. E inoltre importante che limpresa conservi il consenso allavvio dei lavori firmato dal proprietario dellimmobile interessato dallintervento.
La detrazione del 50% vale per tutti gli interventi attuati dallo scorso 26 giugno al 31 dicembre 2013. A fare fede è la data di emissione del bonifico bancario o postale di pagamento delle spese di intervento. Perché la detrazione sia valida il bonifico deve indicare il codice fiscale del contribuente, la partita Iva dellimpresa che ha il compito di eseguire i lavori e i riferimenti alla legge che introduce le agevolazioni nella causale.
Per ulteriori informazioni rivolgersi ad Ines Fiore, responsabile dello Sportello SOS Amianto, aperto il martedì e il giovedì dalle 9 alle 12 presso lassociazione Api Asti, via Guido Maggiora 25, tel. 0141/1768159, sosamianto.asti@gmail.com