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Visita cinesi a azienda enomeccanica
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Canelli, convegno “Le meccaniche della ripresa” per guardare al futuro post-pandemia

Venerdì al teatro Balbo si confrontano imprenditori, banchieri, politici sulle strategie da suggerire al Distretto dell’Enomeccanica post-Covid.

Sono le spinte alla ripresa quelle che “ci possono permettere di superare una fase storico-economica senza precedenti”. Parafrasa l’assessore alle attività  produttive di Canelli, Paolo Gandolfo, ben sapendo che questo è il punto di partenza. Si intitola “Le meccaniche della ripresa” il convegno che venerdì, dalle 10, metterà attorno ad un tavolo al teatro Balbo politici, imprenditori, banchieri che ragioneranno su un unico tema: quali le prospettive del distretto industriale Canelli-Santo Stefano Belbo dopo la fase più acuta della pandemia.

Apre i lavori il sindaco Paolo Lanzavecchia che cederà la parola a Andrea Tronzano, assessore alle Attività Produttive Regione Piemonte con un intervento su “Distretto enomeccanico, le opportunità di sviluppo per le imprese”. Toccherà, poi, a Marco Gabusi, assessore ai Trasporti e Infrastrutture Regione Piemonte, già sindaco di Canelli e Presidente della Provincia, ad affrontare il tema del “Trasporto pubblico, un nuovo ruolo per cittadini e aziende”. A Paolo Marmo, Ceo di Marmoinox, l’analisi su “Innovazione e sostenibilità. Il contributo delle imprese” mentre Andrea Perusin, direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo farà il punto sulle “Leve per una ripresa di lunga durata”. Infine Beppe Rossetto, presidente Egea Energia, il racconto de “Il modello Egea”, multiutility in continua espansione. Le conclusioni sono affidate a Gilberto Pichetto Fratin, Viceministro dello Sviluppo Economico. Moderatore e organizzatore dell’incontro Vanni Cornero, giornalista economico.

“Il sud Piemonte è diventato il centro nevralgico per la produzione e lo sviluppo delle macchine enologiche – dice il sindaco Paolo Lanzavecchia nell’illustrare l’iniziativa -. A partire dagli Anni 50 iniziarono ad affermarsi i primi grandi nomi dell’industria enomeccanica, prima con volumi d’affari modesti e produzioni rivolte a soddisfare il mercato locale e, via via, con la conquista dei mercati internazionali anche grazie agli investimenti sulle tecnologie del comparto. Ora vogliamo ragionare su un futuro nuovo, come ci hanno chiesto le imprese”.

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