“A pochi giorni dalla scadenza del mandato del commissario della casa di riposo “Città di Asti” (ex Maina), Mario Pasino, nulla si muove per salvare la casa di riposo Città di Asti”.
Ad affermarlo i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil, in riferimento alla situazione molto difficile che sta vivendo la struttura, afflitta da oltre 8 milioni di euro di debiti e in attesa di importanti interventi di ristrutturazione. Lo dichiarano in una nota stampa unitaria, nell’ambito della quale annunciano anche di aver chiesto un incontro urgente sul tema al sindaco Maurizio Rasero e al commissario Pasino.
Le parole dei sindacalisti
Tre, nello specifico, i punti evidenziati dai sindacalisti. “Siamo ancora in attesa di essere convocati dalla Regione Piemonte – scrivono – così come attendiamo la costituzione del Tavolo chiesto all’unanimità dal Consiglio comunale di Asti nell’ormai lontano mese di settembre, in occasione della seduta aperta svoltasi al Teatro Alfieri”.
“Intanto – proseguono – apprendiamo che la ditta Camst, attuale gestore della produzione dei pasti, dal 31 dicembre ’22 non garantirà più il servizio. E che, inoltre, nessuna altra azienda è stata indicata in sostituzione. Un brutto segnale per la prosecuzione dell’attività della casa di riposo. I lavoratori, unitamente agli ospiti, attendono di conoscere il loro destino in quello che si preannuncia – anche se speriamo di essere smentiti – il più brutto Natale della loro storia lavorativa. Ci chiediamo, infatti, a che punto sia “la notte della casa di riposo Città di Asti”.