Era rappresentata anche Asti alla manifestazione nazionale, svoltasi sabato scorso a Roma, organizzata dalla Cgil. L’obiettivo era chiedere pace, lavoro, democrazia e giustizia sociale, temi intorno a cui si è dibattuto anche in occasione dell’assemblea generale della Camera del lavoro di Asti, svoltasi prima della manifestazione presso il Palazzo della Provincia.
Tra le riflessioni e gli spunti proposti, il segretario generale provinciale Luca Quagliotti ha sottolineato il drastico incremento di diseguaglianze e povertà dopo la pandemia. «Occorre predisporre – ha affermato – un piano efficace di nuovi investimenti, da affiancare al PNRR, per creare lavoro. Occorre che lo facciano lo Stato e i poteri locali, ma ancor più gli imprenditori. Senza lavoro non c’è sviluppo, se il lavoro è precario non c’è futuro. In tale contesto non siamo disponibili a nuove politiche di austerity: lavoratori e pensionati, in questo senso, hanno già dato».
La riflessione di Quagliotti
Il rischio, ha ricordato Quagliotti, è che si verifichi in Italia la stagflazione, situazione in cui sono contemporaneamente presenti l’aumento generale dei prezzi (inflazione) e la mancata crescita dell’economia (stagnazione). «Per questo, unitamente ad interventi di politica economica e sociale – ha continuato – riteniamo indispensabile l’aumento dei salari, diminuiti in 30 anni del 2,9%, mentre in Francia e Germania sono saliti oltre il 30%. Lo stesso Governo ha posto con forza questa necessità. E il commissario europeo al lavoro, Nicolas Schmit, ha affermato che “è nevcessario l’adeguamento dei salari al tasso di inflazione per evitare il rischo recessione”».