La crisi di MSA e HTM
Si è svolta ieri pomeriggio, presso la sede della Cgil, la conferenza stampa indetta dalle categorie sindacali Fiom e Filctem per informare sulla grave situazione in cui, da tempo, versano le aziende astigiane MSA e HTM (entrambe in concordato preventivo).
Le buone notizie, nonostante i numerosi tentativi da parte dei sindacati, latitano e durante la conferenza di venerdì Mamadou Seck, segretario generale Fiom e Fabrizio Parise, segretario Filctem, hanno voluto denunciare una situazione sempre più incerta e confusa.
Le iniziative in programma
La MSA è un’azienda che produce ammortizzatori per treni e mezzi pesanti mentre l’HTM produce articoli di gomma per usi diversi e, tra tutte due, danno lavoro a una cinquantina di persone. “La crisi è iniziata nel maggio 2018 – ha esordito Mamadou Seck – dopo varie e note vicissitudini. Eravamo ormai in attesa di una soluzione legata all’affitto di un ramo d’azienda soprattutto dopo la convocazione in Prefettura dello scorso 25 settembre, quando ci fu spiegato un percorso che lasciava sperare in una conclusione positiva entro metà ottobre (anche perché il concordato preventivo scadeva il 4 ottobre), ma ad oggi – continua Seck – non abbiamo più saputo niente e questo ci ha spinti a richiedere, per mercoledì 27 novembre, un nuovo incontro in Prefettura per avere delucidazioni su quanto sta avvenendo”.
I lavoratori stanno infatti attraversando un’ennesima fase di preoccupazione e incertezza legata soprattutto al lungo silenzio del possibile acquirente, “intanto, dopo questi segnali negativi, tra cui anche il mancato ripristino dell’energia elettrica tolta due settimane fa all’HTM, martedì 26 novembre in azienda ci sarà un’assemblea – ha ancora detto il segretario generale – per programmare iniziative e dichiarare uno stato di agitazione in modo da dare visibilità alla crisi di MSA e HTM, ma anche per avere risposte chiare e definitive sul futuro dei lavoratori”.
Risposte necessarie che potrebbero venire anche dall’incontro in Prefettura tra i sindacati, il sindaco e il commissario. “Chi ha manifestato l’interesse per l’affitto – ha aggiunto Fabrizio Parise – nel momento in cui sembrava tutto deciso e in cui c’erano le condizioni favorevoli per la firma, è sparito, lasciando tutti in una fase di stallo e obbligandoci a questi passi”.
In conclusione una situazione che, a cominciare dall’incontro in Prefettura, obbliga i sindacati a chiedere ancora una volta spiegazioni soddisfacenti e un comportamento più trasparente.