“Finora abbiamo assistito all’aspetto positivo dell’operazione di acquisizione della Conbipel. Ma adesso cominciano ed emergere le criticità”. Così Francesco Di Martino, segretario generale provinciale Uiltucs Uil, commenta l’esito dell’incontro on line svoltosi ieri sul futuro della nota azienda astigiana, con sede a Cocconato che, dopo diversi mesi in amministrazione straordinaria, è passata recentemente alla Eapparels Ltd, società londinese che appartiene a Grow Capital Global Holdings PTE Ltd (GC), con sede a Singapore. Un passaggio che interessa nell’Astigiano sede e magazzino, oltre ai punti vendita di Asti e Robella, per un totale di 250 dipendenti (sugli oltre 1.500 a livello nazionale).
Le parole di Di Martino
L’incontro a distanza, relativo all’avvio della procedura della cessione di Conbipel ai nuovi acquirenti, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Ministero dello Sviluppo economico, del commissario straordinario Luca Jeantet e, ovviamente, dei sindacalisti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil.
“Sono emerse le richieste della nuova proprietà, non contenute nel bando di acquisizione, che riguardano un taglio della RAL (Retribuzione Annua Lorda) del 10% per i dipendenti amministrativi di Cocconato e una riduzione del personale che ammonta in media, a livello nazionale, al 10%, anche perché è prevista la chiusura di alcuni negozi in Italia (non nell’Astigiano). Si è parlato anche di una riduzione del personale intorno al 10% nella sede di Cocconato, facendo anche ricorso a pensionamenti. Tutte questioni che vogliamo approfondire negli incontri, che abbiamo richiesto in presenza, a partire dalla prossima settimana, quando sarà avviata la trattativa sindacale. Se queste sono le richieste dell’azienda, noi saremo molto attenti a salvaguardare occupazione e salari, proponendo anche soluzioni diverse rispetto a quelle avanzate dalla proprietà, a vantaggio dei lavoratori”.
Il commento di Mario Galati
Da parte sua Mario Galati, segretario generale provinciale Filcams Cgil, l’altro sindacato rappresentato in azienda nell’Astigiano, preferisce attendere di conoscere i dettagli delle richieste. “Abbiamo chiesto delucidazioni su tutti i punti trattati durante l’incontro – spiega – dall’elenco dei negozi che chiuderanno, per proporre la ricollocazione del personale, alla quantificazione della richiesta di riduzione della RAL. Finora, in questo lungo percorso, come sindacati siamo riusciti a salvaguardare il perimetro aziendale, che è stato un grosso risultato. Ora comincerà la trattativa in cui ci impegneremo a correggere le richieste pervenute dalla nuova proprietà, difendendo occupazione e salari”.