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Economia
Dopo la mobilitazione

«Cooperative, accordo con la Regione Piemonte a sostegno dei lavoratori»

Revocato lo stato di agitazione del comparto da parte dei sindacati Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl, Uiltucs Uil

«Un significativo passo in avanti che ci ha portati a revocare lo stato di agitazione del comparto e il presidio di protesta che avevamo organizzato in difesa dei lavoratori – oss, infermieri, fisioterapisti, addetti pulizie e mensa – che lavorano in strutture (case di riposo, comunità) gestite da cooperative».
Così Fabrizio Ferrigno, sindacalista Uiltucs Uil, parla dell’accordo firmato dall’Amministrazione regionale – rappresentata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone – e i sindacati di categoria del Piemonte Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl, Uiltucs Uil. Obiettivo dell’accordo, il recepimento del protocollo di intesa dello scorso novembre, firmato dagli stessi soggetti e successivamente anche da Cub sanità. Protocollo in cui si affermava che l’accreditamento delle strutture da parte della Regione, che consente di avere posti convenzionati (in cui parte della retta viene integrata dall’Asl), è concesso solo alle cooperative che applicano il contratto collettivo di lavoro delle cooperative sociali, firmato dai sindacati più rappresentativi (Cgil, Cisl e Uil).

La mobilitazione

«Il problema – spiega Ferrigno – è che questo protocollo era stato disatteso. Allora è partita la nostra mobilitazione perché la situazione stava degenerando. Infatti sono sempre più le cooperative che che hanno disatteso il contratto collettivo nazionale per passare ad altri contratti di lavoro, peggiorativi dal punto di vista economico e normativo. Ancor più da quando, il mese scorso, è stato rinnovato il contratto delle cooperative sociali, con un aumento che, sommando indennità di vacanza contrattuale e incrementi, cuba 180 euro al mese a dipendente, prendendo come riferimento un livello medio. L’accordo con la Regione riporta ora un po’ di giustizia, in quanto condivide il principio che la qualità dei servizi viene garantita anche attraverso la qualità del lavoro. Siccome l’accreditamento è molto importante per queste strutture, è previsto che, in sede di richiesta alla Regione sull’apposito portale, le cooperative debbano comunicato anche il contratto di lavoro applicato: se non è quello delle cooperative sociali, la richiesta non può essere inoltrata».

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