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Economia

Cortubi, due giorni al mese
di cassa integrazione?

Per i prossimi sei mesi si potrebbero prospettare due giorni di cassa integrazione ordinaria al mese. Questo è quanto è emerso dal recente incontro tra vertici aziendali e sigle Fim Cisl e Fiom Cgil

Per i prossimi sei mesi si potrebbero prospettare due giorni di cassa integrazione ordinaria al mese. Questo è quanto è emerso dal recente incontro tra vertici aziendali e sigle Fim Cisl e Fiom Cgil sul futuro lavorativo alla Cor-Tubi di Valfenera, azienda del settore dell'automotive appartenente al Gruppo Cornaglia e specializzata nella produzione di marmitte.

«Alla proprietà abbiamo chiesto la chiusura collettiva», fa sapere Salvatore Pafundi, Fim Cisl Asti Alessandria. «I vertici aziendali stanno valutando alcune nuove commesse, nel frattempo, a partire da venerdì scorso, l'intero stabilimento resterà chiuso i due venerdì centrali del mese». «La cassa integrazione ordinaria a giornate, resa necessaria da una contrazione delle commesse da parte del gruppo FCA, è stata concordata fino al 29 marzo -? precisa Claudio Chierchiello, Fiom Cgil -? Nella tarda primavera una nuova commessa dovrebbe far venire meno la necessità di ricorrere all'ammortizzatore sociale, se così non fosse, potrebbe esserci una proroga fino a giugno».

La Cor-Tubi, che impiega circa 180 dipendenti tra operai e personale amministrativo, era già dovuta ricorrere a un periodo di cassa integrazione a partire dal mese di giugno e fino alla pausa estiva di agosto, ancora una volta a causa di un calo delle commesse da parte dei maggiori clienti: Fiat, Iveco, Volvo e più in generale tutto l'indotto auto del torinese. «Dopo un anno di cassa integrazione nel 2013 per gli operai e il ricorso ai contratti di solidarietà per gli impiegati, per il tutto il 2014 e per i primi mesi del 2015 il lavoro era andato bene e non era stato attivato alcun ammortizzatore sociale, così come non è stato necessario ricorrere a un'ulteriore finestra di cassa integrazione ordinaria nell'autunno di quest'anno, diversamente da quanto temevamo all'inizio dell'estate – annota Pafundi ? Ora si spera in nuove commesse». Auspicio già evidenziato dai vertici del personale lo scorso mese di luglio con l'annuncio della messa in linea di un nuovo prodotto a partire dal 2016.

Marzia Barosso

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