Si è svolta mercoledì scorso la prima assemblea dei dipendenti della casa di riposo “Città di Asti” organizzata dalla categoria sindacale CSE FLPL.
Da alcuni giorni, infatti, il sindacato CSE (Confederazione Sindacati Europei) ha una propria struttura sindacale all’interno del pensionato, nata per volontà «di alcuni lavoratori che non intendono più restare a guardare inermi, che vogliono investire il proprio impegno e sapere», spiegano dal sindacato.
La categoria CSE FLPL è nata nel giugno 2020 per effetto dell’accorpamento di due federazioni di lavoratori prima distinte, ma il sindacato CSE è attivo dagli anni Novanta ed è guidato attualmente dal segretario generale nazionale Marco Carlomagno. «Siamo presenti in tutti i settori lavorativi – spiega la sindacalista Stefania Gallo – e a livello territoriale facciamo capo alla segreteria di presidenza Alessandria-Asti. Come CSE, nelle due province contiamo oltre 400 iscritti».
L’organizzazione
«La nostra struttura sindacale – sottolineano dal sindacato – ormai ha assunto un ruolo importante sia sul territorio che a livello nazionale. Siamo un sindacato libero, autonomo, indipendente, già presente, attraverso le organizzazioni presenti nella confederazione, nell’ambito della funzione pubblica astigiana in realtà quali la Procura e il Tribunale. Operiamo all’insegna del pluralismo sindacale e ci poniamo come antagonisti dell’egemonia delle storiche figure sindacali. Per quanto riguarda la casa di riposo “Città di Asti” presenteremo una nostra lista, sostenuta da alcuni dipendenti, alle prossime elezioni RSU che si terranno dal 5 al 7 aprile».
Nel corso della prima assemblea presso la casa di riposo sono stati presentati da Stefania Gallo il sindacato e i servizi offerti. Dal confronto che è seguito è emersa «una profonda preoccupazione per il futuro della casa di riposo e si è parlato delle problematiche sollevate dai partecipanti», ha annotato Gallo.
Nei prossimi giorni il sindacato chiederà un incontro con il Commissario dell’Ente, Mario Pasino.