Asti è seconda in Piemonte per indebitamento delle famiglie, con 19.840 euro pro capite e un incremento del 48,9%, numeri che la fanno risultare 38esima in Italia. Ad evidenziarlo
Asti è seconda in Piemonte per indebitamento delle famiglie, con 19.840 euro pro capite e un incremento del 48,9%, numeri che la fanno risultare 38esima in Italia. Ad evidenziarlo lassociazione Casa del Consumatore di Asti, che prende spunto da una recente elaborazione dellUfficio studi della Cgia di Mestre (Associazione Artigiani e piccole imprese) su dati della Banca dItalia e dellIstat.
Dallindagine emerge innanzitutto che, in testa alla classifica delle province piemontesi stilata sulla base degli impieghi medi per famiglia al 31 dicembre 2012, cè Novara (20.737 euro), seguita da Asti (19.840 euro), Torino (19.608 euro), Vco (17.024 euro), Cuneo (16.602), Alessandria (16.387 euro), Biella (15.331 euro), Vercelli (15.107 euro). «Purtroppo, al di là delle cifre sullindebitamento delle famiglie fa notare Stefano Santin, responsabile della Casa del Consumatore – è da segnalare lincapacità da parte di molte di queste nel farvi fronte. Infatti, per colpa della crisi, sono diminuite le entrate, anche a causa della perdita del posto di lavoro. E questo è dimostrato dal fatto che, giornalmente, riceviamo persone che ci chiedono aiuto nellaffrontare la situazione debitorie contratte in un periodo ante crisi. Noi interveniamo applicando la normativa introdotta nel gennaio del 2012, e modificata allinizio di questanno, che ci permette di trattare con i creditori evitando pignoramenti ai debitori».
Santin sottolinea infine un altro dato: «Una considerazione merita il solo incremento percentuale dellindebitamento per ogni famiglia, in base a cui la nostra provincia, con il suo + 48,9% (tra il 2012 e il 2007), risulta prima in Piemonte e sesta in Italia. Questo dato ci deve far riflettere se rapportato con i dati poco confortanti dal punto di vista occupazionale. Come riusciranno gli Astigiani con redditi medio bassi a far fronte ai prestiti contratti in periodi più floridi?».
Elisa Ferrando