«Sono soddisfatto: considerata la difficile congiuntura economica e il contesto finanziario, quello approvato giovedì scorso dal consiglio di amministrazione è un buon bilancio, di cui vado
«Sono soddisfatto: considerata la difficile congiuntura economica e il contesto finanziario, quello approvato giovedì scorso dal consiglio di amministrazione è un buon bilancio, di cui vado orgoglioso».
Così Carlo Demartini, direttore generale della Cassa di Risparmio di Asti, commenta i numeri del bilancio individuale della banca e dellutile semestrale consolidato del Gruppo CrAsti (nato dopo lacquisizione, da parte dellistituto astigiano, del 60,42% di Biverbanca), in entrambi i casi al 30 giugno 2013. Nello specifico, la CrAsti ha proseguito nello sviluppo dellattività di intermediazione verso famiglie e imprese, chiudendo il primo semestre 2013 con lutile netto di 15,3 milioni di euro, in diminuzione di 6,8 milioni di euro (- 30,76%) rispetto al primo semestre dellesercizio precedente. Le attività finanziarie gestite per conto della clientela ammontano a 9,1 miliardi di euro (+ 8,17%). La raccolta diretta, da sempre oggetto di particolare cura, si è attestata a 6,4 miliardi di euro (+ 9,24%) e costituisce, allinterno dellaggregato complessivo, la componente più significativa. I crediti verso clientela ammontano, al lordo delle operazioni di cartolarizzazione, a 5,1 miliardi di euro (+ 0,34%), riflettendo così la debole congiuntura economica.
Congiuntura che, tra laltro, si riflette sulle condizioni finanziarie di famiglie e imprese, inducendo la banca a effettuare elevati accantonamenti per rischi creditizi (+ 134,67% sul primo semestre 2012) a cui corrisponde una copertura dei crediti in sofferenza pari al 58,73% e del totale dei crediti deteriorati pari al 38% circa. Il Cost/Income, principale indicatore dellefficienza aziendale, è pari al 47,62%, risultato che anche in un contesto economico estremamente difficile per il sistema, colloca la Cassa di Risparmio tra le banche commerciali più efficienti. Analizzando, invece, i dati consolidati del Gruppo CrAsti, si nota che lutile netto del primo semestre è pari a 9,8 milioni di euro. Le attività finanziarie gestite per conto della clientela ammontano a 14,6 miliardi di euro. La raccolta diretta si è attestata a 9,1 miliardi di euro e costituisce, allinterno dellaggregato complessivo, la componente più significativa. I crediti verso clientela si sono attestati, al lordo delle operazioni di cartolarizzazione realizzate dalla capogruppo, a 7,2 miliardi di euro. Il Cost/Income, principale indicatore dellefficienza aziendale, è pari al 58,32%.
«Il contesto in cui ci troviamo ad operare – prosegue Demartini – è peggiorato notevolmente a partire dal secondo semestre 2012, a causa delle difficoltà delleconomia e del sistema finanziario, tanto che alcune banche sono arrivate a registrare perdite anche pesanti. Quindi, analizzando il bilancio della CrAsti, si nota che i dati qualitativi sono buoni così come quelli reddituali, considerando la media del sistema. Da sottolineare anche che la raccolta è in crescita, a dimostrazione della fiducia che la gente continua a nutrire nei nostri confronti». Giudizio simile anche per lutile semestrale consolidato del gruppo CrAsti, nonostante «non sia pienamente espressivo della nuova gestione comprendendo code derivanti dal contratto di acquisizione da parte nostra, quindi prima dellesercizio 2013», ha affermato il direttore generale. Quale, quindi, le previsioni per i prossimi mesi? «Saranno tempi molto difficili – conclude – caratterizzati da tassi del mercato finanziario molto bassi e da una ripresa delleconomia che tarda ad arrivare, anche se ce ne sarebbe un gran bisogno».