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Demartini, direttore generale del gruppo Cra: «Energia dai 108 nuovi assunti»
Economia

Demartini, direttore generale del gruppo Cra: «Energia dai 108 nuovi assunti»

I numeri parlano chiaro, e rappresentano, per una volta, una buona notizia sul "fronte occupazionale". Da lunedì 108 giovani hanno preso servizio nelle filiali del gruppo bancario Cassa di

I numeri parlano chiaro, e rappresentano, per una volta, una buona notizia sul "fronte occupazionale". Da lunedì 108 giovani hanno preso servizio nelle filiali del gruppo bancario Cassa di Risparmio di Asti, che dalla fine del 2012 comprende anche la maggioranza della Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli.
La decisione di procedere a nuove assunzioni era stata inserita, a fine marzo, nell'accordo sulla riorganizzazione aziendale – resasi necessaria dopo la nascita del Gruppo – firmato da istituto e sindacati. In sostanza, a fronte di 150 pensionamenti, il Gruppo aveva deliberato di effettuare nuove assunzioni, distribuite tra i due istituti di Asti e Biella. In un primo tempo, però, si parlava di un massimo di 80 neo assunti, ad ingresso scaglionato nel tempo, a fronte di 150 pensionamenti. Numeri che nei mesi sono cambiati, fino ad arrivare ai 108 entrati in servizio ieri.

Direttore Demartini, come mai il numero di assunti è aumentato rispetto all'accordo di fine marzo?
«La ragione della variazione dipende dall'aumento dei dipendenti che hanno deciso di aderire all'opportunità del prepensionamento, ovvero quasi tutti coloro che ne avevano i requisiti (da ricordare, a questo proposito, che il fondo per l'esodo è stato tutto a carico del Gruppo, senza spese per la collettività). A fronte di questa variazione, abbiamo quindi aumentato la quota di neo assunti, per rispondere a quanto previsto negli accordi e alle esigenze del Gruppo».

Nuova linfa per il Gruppo CrAsti, quindi…
«Certo. Sono entrati ragazzi di età compresa, nella maggior parte dei casi, tra i 19 e i 27 anni, diplomati o laureati, scelti in modo rigoroso nel corso di una selezione che ha visto la partecipazione di circa 2.500 candidati under 29. Penso a loro come ad una straordinaria carica di forza ed energia per la banca, dato che la giovane età consentirà anche un approccio diverso al lavoro, soprattutto in relazione alle nuove tecnologie. Al contempo, però, desidero esprimere la massima gratitudine per coloro che lasciano l'azienda, cui hanno dato il proprio contributo per lunghi anni. E' anche grazie a loro che oggi possiamo festeggiare questi risultati».

Quali mansioni sono state assegnate ai neo assunti?
«Abbiamo una regola interna: chi comincia a lavorare da noi trascorre un primo periodo di formazione allo sportello, per imparare e conoscere "i fondamentali" di una banca. Poi, a seconda dei casi, può venire destinato dopo alcuni anni ad altri uffici o filiali. Nel caso dei neo assunti, quindi, sono stati quasi tutti inseriti nelle filiali. Con una piccola distinzione: dei circa 70 neo assunti in forza ad Asti (gli altri 40 sono stati inquadrati nelle agenzie di Biverbanca) una piccola parte è stata assegnata agli uffici della sede centrale, che lavorano a servizio delle due banche componenti il Gruppo».

Di certo una scelta in controtendenza rispetto al panorama attuale, dove spesso si assiste a forti riduzioni del personale, anche per effetto della diffusione della tecnologia digitale…
«La tecnologia interviene a supporto delle transazioni per le quali i nostri clienti possono operare in autonomia con i più moderni strumenti come smartphone e tablet, ma la natura della nostre banche è di relazione con le persone. Grazie al fatto che la riorganizzazione aziendale è avvenuta in un periodo non di crisi per le nostre aziende, ma di crescita, siamo riusciti a garantirci numerosi nuovi ingressi. Investire sulle persone è quindi stata una scelta strategica precisa».

Come procede il lavoro per allineare le realtà di CrAsti e Biverbanca?
«La fase di riposizionamento è quasi ultimata. Dopodiché potremo impegnarci a svolgere ancora meglio il nostro lavoro».

All'assemblea dei soci avevate annunciato l'avvio dell'elaborazione del piano strategico 2014 – 2016 del Gruppo. Può anticipare su quali parole chiave poggerà?
«Il piano è in fase di elaborazione, e finora ha riguardato la parte di analisi e le prime conclusioni. Per ora non posso anticipare nulla perché i lavori sono in corso. Comunque entro l'anno sarà sottoposto al consiglio di amministrazione per l'approvazione».

Elisa Ferrando

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