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Diritti dei consumatori: in tre anni oltre 10mila richieste di assistenza

Le quattro principali associazioni del settore hanno presentato il report dell’attività svolta nel triennio 2022 – 2024

Ammontano a 10.431, in provincia di Asti, i contatti ricevuti dalle quattro principali associazioni dei consumatori nel triennio 2022 – 2024.
Contatti motivati dalla richiesta di informazioni o assistenza da parte dei cittadini in vari ambiti.
E’ emerso alla presentazione dell’attività svolta da Federconsumatori Piemonte, Adiconsum, Adoc e Associazione Consumatori Piemonte, tenutasi alla Camera di Commercio. A prendervi parte i vertici delle associazioni insieme a Giorgio Guasco, componente della giunta dell’Ente camerale.
«Il dato principale emerso – racconta Bruno Pasero, vice presidente regionale Federconsumatori – è la necessità dei cittadini di conoscere maggiormente le norme che regolano il rapporto fra consumatore e impresa, nonostante siano trascorsi vent’anni dall’emanazione del Codice del consumo».
«La domanda di informazioni e richiesta di assistenza, infatti – continua – registra numeri importanti. Basti pensare che i contatti in provincia di Asti sono stati 10.431, di cui 1.994 presso gli sportelli, arrivando a generare 579 pratiche».

Le questioni emerse

Varie le questioni poste all’attenzione delle associazioni. «Nella maggior parte dei casi – evidenzia – siamo stati contattati da cittadini che nutrivano dubbi sulle utenze domestiche, legate in particolare al passaggio dal mercato tutelato a quello libero avvenuto l’anno scorso, o alle tariffe non chiare della telefonia (riguardo a cui i contenziosi sono in parte diminuiti in seguito alle multe dell’Agcom). E ancora, siamo stati contattati varie volte da cittadini dubbiosi in merito alle polizze assicurative (per esempio a causa di aumenti ritenuti ingiustificati) oppure per problemi all’interno del condominio in cui abitano (delibere assembleari non condivise, contenziosi per danni procurati da un vicino di casa). E ancora, per pratiche legate alla sanità o ai servizi generali per i consumatori. Ad esempio, abbiamo accolto persone che ci hanno portato prodotti del supermercato scaduti o la cui etichetta comprendeva ingredienti che per legge non possono essere usati».
Ma dopo il primo contatto, come prosegue il percorso? «Se la pratica viene istruita – spiega Pasero – sono previste tre tappe: reclamo, conciliazione e fase legale. Va però detto che l’80% delle pratiche si risolve positivamente con il reclamo o, al limite, in fase di conciliazione, tramite l’Autority o gli accordi tra le associazioni consumatori e le aziende. In ogni caso le informazioni vengono fornite gratuitamente, mentre per istruire la pratica serve la tessera annuale e un contributo di avvio, a prezzi comunque contenuti. Se, invece, si dovesse accedere alla fase legale, bisogna poi corrispondere la parcella al professionista».

Il ciclo “I mercoledì del consumatore”

Per diffondere la conoscenza del Codice del consumo, le associazioni hanno anche avviato il ciclo di incontri “I mercoledì del consumatore”. Il prossimo appuntamento, ad ingresso libero, sarà mercoledì 12 marzo alle 17 nella sede della Camera di Commercio. Si parlerà de “Le azioni di vendita scorrette – Individuazione dei tranelli” con l’Associazione consumatori Piemonte.

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